Casa di cura San Camillo [numero REA: 70324 Bs] (1939 -)
Sede: Brescia
Tipologia ente: ente economico/impresa
Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia
Numero REA: 70324 Bs
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Clinica figlie di S. Camillo - Ente - - Casa di cura
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Casa di cura S. Camillo - Ente - - 85.11.1
Profilo storico
La Clinica figlie di S. Camillo di Brescia venne aperta nel 1939 come una fra le prime case di cura di S. Camillo, dove le religiose - abbandonata l'assistenza domiciliare - si dedicavano a quella dei malati ricoverati. Suor Alfonsina Ferrari, era la rappresentante legale della Clinica, come risulta dal certificato della Curia Arcivescovile, e quindi indicata come madre superiora della clinica e legale rappresentante dell'Istituto "figlie di S. Camillo" con sede in Roma (via Lobico, 29), e di fatto autorizzata ad agire in vece e per conto di tale Istituto. La casa di cura fin dall'inizio faceva infatti parte del gruppo delle case di cura ed ospedali appartenenti alle figlie di S. Camillo, Istituto - indicato come casa "madre" - che aveva sede in Roma.La sede iniziale della clinica in via Milano a Brescia apparteneva alla famiglia Bricchetti e fu donato all'Istituto delle Figlie di San Camillo da Stefano Bricchetti, padre di una delle religiose. Nel 1955 la sede fu spostata da via Milano a via Filippo Turati, n. 44, sempre a Brescia, mentre la sede precedente venne trasformata in Casa di Riposo per signore anziane.
Data aggiornamento: 19/01/2004
Autore della scheda: Lavinia Parziale
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB001983/