Azienda Servizi Municipalizzati di Brescia [numero REA: 402664 Bs] (1998 -)
Sede: Brescia
Tipologia ente: ente economico/impresa
Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia
Numero REA: 402664 Bs
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Azienda dei Servizi Municipalizzati di Brescia - Società per azioni - - gestione del servizio tramviario urbano
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Azienda Servizi Municipalizzati di Brescia - Società per azioni - Euro 732.579.769,00 versato; Euro 762.085.834,00 deliberato - Gestione integrata della distribuzione dell'acqua, dell'energia elettrica, del gas, di calore per uso industriale e domestico, delle reti di pubblica illuminazione, esercizio dei trasporti pubblici, servizio di nettezza urbana; 40.2, 40.3, 45.21.2, 50.20.1, 50.20.3, 50.20.4, 60.21, 90.01, 90.02, 90.03.
Profilo storico
L'attuale Asm spa viene iscritta presso il registro imprese della Camera di commercio di Brescia nel 1998 (Rea 402664), proseguendo un'attività che trae le proprie origini dall'inizio del Novecento. Il 23 luglio 1908 venne costituita l'Azienda Servizi Municipalizzati del Comune di Brescia, all'indomani di un referendum popolare con cui la cittadinanza bresciana aveva approvato a larga maggioranza (3621 voti su 5276) la municipalizzazione del servizio tramviario. Già nel 1903 Giovanni Giolitti, grazie alla legge sulla municipalizzazione, aveva reso possibile l'assunzione diretta da parte del Comune di impianti ed esercizi diversi, fra cui proprio quello del trasporto tranviario, mentre da alcuni anni la municipalità bresciana aveva dato il via ad un programma di intervento nei servizi pubblici. Fin dalla fondazione, alla neo costituita azienda, vennero affidati oltre a quello dei trasporti, il servizio frigorifero ed il servizio elettrico. Per quest'ultimo il Comune chiamò nuovamente la cittadinanza ad esprimersi tramite referendum: svoltosi il 25 aprile 1909, ancora una volta gli abitanti diedero fiducia alla municipalità con un larghissimo consenso (toccò il 90,06%), nonostante il tentativo degli oppositori di disertare le urne. Fu così che la ASM subentrò dal primo giugno dello stesso anno alla Società Elettrica Bresciana (SEB) nella distribuzione dell'energia elettrica. Nel 1924, un altro servizio pubblico si sarebbe aggregato ai tre già attivi, quello della produzione e distribuzione del gas, mentre nel 1933 sarebbe confluito anche quello riguardante la gestione dell'acquedotto. Nello stesso decennio la sede venne trasferita da quella originaria di vicolo Ballerino n. 1 nell'edificio dell'ex dazio di Porta Cremona in via Cavour al civico 39, dove sarebbe rimasta fino al 1968 quando si sarebbe definitivamente dislocata nell'attuale sede di via Lamarmora.
Gli anni Quaranta a ridosso del conflitto, furono sicuramente momenti di grande difficoltà, soprattutto a causa dei bombardamenti che distrussero gran parte della rete elettrica, degli impianti del gas e danneggiarono buona parte della rete aerea delle filovie. Il boom economico degli anni Cinquanta-Sessanta fece da sfondo ad una sostanziale ristrutturazione ed ammodernamento dell'azienda che, soprattutto dal punto di vista energetico, decise di puntare sulla collaborazione industriale con altre imprese al fine di sfruttare congiuntamente nuovi impianti di produzione. In questa strategia rientra l'accordo tra ASM Brescia e l'AEM Milano per la costruzione e gestione della centrale elettrica di Cassano d'Adda (1961), ben presto seguito da quello fra l'azienda bresciana e la consorella Azienda Generale Servizi Municipalizzati di Verona (AGSM) per lo sfruttamento della centrale termoelettrica di Ponti sul Mincio (MN). Nel luglio 1968, sotto la direzione dell'ingegner Gianfranco Rossi, l'ASM incorporò l'ultimo fra i servizi municipalizzati esclusi, quello della nettezza urbana. Nel corso degli anni Settanta l'azienda, abbandonato l'esercizio frigorifero in via spalti S. Marco, assunse sia il servizio di teleriscaldamento sia quello degli impianti semaforici, diversificando ancor di più i propri servizi di gestione (di questi anni è la costruzione infatti dei gruppi 1 e 2 dell'impianto di cogenerazione della Centrale Sud Lamarmora, che permettono di produrre contemporaneamente sia energia elettrica che calore), mentre nel 1984 ottenne la copertura energetica della struttura ospedaliera civile cittadina. Nel giugno 1985 venne inaugurata la nuova centrale diesel in via Triumplina, mentre nel 1989 dopo veniva aperta una nuova discarica in via Chiappa 24 - zona Buffalora. Come stava avvenendo per tutti gli organi municipalizzati, anche l'ASM bresciana nel 1994 cambiò forma giuridica: da ente municipale l'impresa assunse la natura di azienda speciale, prendendo contestualmente la denominazione di 'Azienda Servizi Municipalizzati di Brescia'. Quattro anni dopo (25 maggio 1998) si sarebbe registrata la definitiva metamorfosi in società per azioni il cui capitale sociale, composto di 1.306.536 azioni, sarebbe stato detenuto per il 99,49% dal Comune di Brescia (numero Rea 402664). L'ASM è stata fra le prime ex-municipalizzate italiane ad entrare nel mercato dell'approvvigionamento di gas e di energia elettrica di importazione, distinguendosi inoltre per l'attenzione agli aspetti ambientali: dal 1996 l'azienda si è infatti impegnata in una campagna di valorizzazione del patrimonio ambientale ed in una riqualificazione urbanistica nella zona compresa fra Brescia Due ed i confini sud della città. Del 1999 è inoltre la costituzione dell'ASMEA (ASM Energia e Ambiente), nata con la finalità di sostenere la capogruppo in scelte ecosostenibili. Nel 2001 ha partecipato alla gara di aggiudicazione di Elettrogen e l'anno successivo ha dato l'avvio al processo di quotazione del proprio titolo nella sezione Blue Chips della Borsa Valori di Milano. Attualmente la società di servizi è attiva in tre aree: nell'area 'energia' (composta a sua volta da tre divisioni: energia elettrica, gas e teleriscaldamento), nell'area 'ciclo idrico integrato' (che include la gestione di acquedotti, compresa la captazione, la distribuzione, il sistema fognario - rete fognaria e depurazione -) ed in quella 'ambiente' (che si concentra nella raccolta e smaltimento dei rifiuti, e nella differenziata dei rifiuti oltre alla pulizia di strade ed aree pubbliche).
Bibliografia: F. Cardini (a cura di), Ottant'anni con la città. Breve storia dell'ASM di Brescia 1908-1988, Brescia, Fondazione Luigi Micheletti, 1991. ASM, Novant'anni un secolo. Vita e immagini di un'azienda bresciana di servizi pubblici, Brescia, Grafo Edizioni, 1998.V. Varini, Concorrenza e monopolio nel settore elettrico: l'ASM di Brescia dalle origini agli anni Sessanta, Milano, Franco Angeli, 2001.
Data aggiornamento: 04/03/2004
Autore della scheda: Emanuela Fraccaroli
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB00198B/