Nino Negri - Gruppo Italiano Vini scrl [numero REA: 41869 So] (1897 -)
Sede: Chiuro
Tipologia ente: ente economico/impresa
Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia
Numero REA: 41869 So
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Nino Negri - Ditta individuale - - Lavorazione e vendita di uve, mosti e vini
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Nino Negri - Gruppo Italiano Vini scarl - Società cooperativa a responsabilità limitata - - 15.93.1 lavorazione e vendita di uve, mosti e vini
Profilo storico
Le origini dell'impresa risalgono al 1897, quando Nino Negri decideva di avviare a Chiuro l'attività vitivinicola. Figlio di una coppia di albergatori de l'Aprica, Nino Negri aveva studiato alla scuola alberghiera di St. Morizt in vista del suo ingresso nell'impresa di famiglia, ma il matrimonio con Amelia Galli aveva rivoluzionato completamente i suoi piani. Accanto alla produzione di vini, il Negri avrebbe affiancato per un certo tempo l'attività di trasporto conto terzi. Nel 1925, la ditta veniva registrata alla Camera di Commercio di Sondrio (che le attribuiva il numero 245) e, due anni dopo, vedeva l'ingresso del figlio Carluccio. Negli anni Trenta, complici le difficili condizioni economiche scaturite dopo la crisi internazionale del '29-'30, la ditta avrebbe conosciuto una pausa nel suo processo espansivo e anzi la famiglia Negri avrebbe avviato una strategia di diversificazione attraverso l'apertura di un certo numero di segherie. A complicare la situazione, nel periodo bellico, il rarefarsi delle vendite nella vicina Svizzera, che proprio in quel periodo rappresentava uno dei principali mercati per i vini valtellinesi. Sul versante societario, il periodo avrebbe visto la cessazione della Nino Negri nel luglio nel 1939 e la successiva costituzione della Ditta Nino Negri (CCIAA Sondrio n. 7987) , una società di fatto creata da Carlo e dal fratello Arnaldo allo scopo 'del commercio di vini ed uve con cantine a Chiuro e a Moniga del Garda'. La società avrebbe avuto vita breve e già nel gennaio del 1946 al suo posto veniva creata la ditta individuale Nino Negri di Carlo Negri (CCIAA Sondrio n.10.068) avente in ogni caso lo stesso oggetto delle precedente, mentre il fratello Arnaldo si sarebbe occupato della gestione delle segherie di famiglia. Nel 1958, la denominazione veniva nuovamente mutata in Casa Vinicola Nino Negri di Carlo Negri. Si era nel pieno di un'epoca di grande crescita economica e di rapidi aumenti dei consumi, tanto che anche l'impresa di Chiuro passava dai 5-6 dipendenti del periodo anteguerra agli oltre trenta, ai quali si aggiungevano i molti lavoratori stagionali nella fase di vendemmia. Alla fine degli anni Sessanta, ormai chiaro che le due figlie Erina e Carla Negri non intendevano affiancare il padre nella conduzione dell'azienda, l'impresa veniva ceduta alla società svizzera Winefood. Nella primavera del 1970 veniva costituita, con sede a Milano (CCIAA Milano n. 771039), la Casa Vinicola Nino Negri S.P.A., mentre a Chiuro veniva aperta una sede secondaria (CCIAA n. 24209). Il nuovo assetto, tuttavia, non avrebbe coinciso con una fase di prosperità per l'impresa. Agli effetti della difficile situazione economica generale, infatti, si sarebbero aggiunti i riscontri negativi della strategia voluta dal gruppo svizzero che aveva preferito puntare sulla quantità piuttosto che sulla qualità del prodotto. Nel 1986, la Winefood decideva di cedere il pacchetto azionario della Casa Vinicola Nino Negri S.P.A. al Gruppo Italiano Vini Scarl, società cooperativa nata dall'unione di tutte le aziende vinicole che erano state di proprietà del gruppo elvetico. Ripartiva così la storia di una delle più antiche cantine valtellinesi (che nel 1980 aveva assorbito la Pelizzatti e nel 1992 l'Enologica Valtellinese) che puntava decisamente su di una produzione di vini valtellinesi di qualità. Muovendosi all'interno dell'ormai maggiore impresa vinicola italiana, la cantina fondata da Nino Negri ha potuto negli anni seguenti sfruttare al meglio la ridefinizione del suo prodotto (che comprende diverse qualità di vini e grappe) tanto da divenire il fiore all'occhiello del Gruppo Italiano Vini.
Bibliografia: P. Cortinovis, Casa vinicola Nino Negri 1897-1997. Un secolo di storia, Poschiavo, 1997
Data aggiornamento: 10/02/2007
Autore della scheda: Geoffrey Pizzorni
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0019B8/