Impresa Costruzioni Nessi & Majocchi spa [numero REA: 2804 Co] (1924 -)
Sede: Como
Tipologia ente: ente economico/impresa
Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia
Numero REA: 2804 Co
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Impresa Costruzioni Tagliasacchi Nessi Majocchi - Società di fatto - 9.000 (lire) - Costruzioni edili
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Impresa Costruzioni Nessi & Majocchi spa - Società per azioni - 2.500.000,00 - 45.21.1
Profilo storico
Superato il difficile dopoguerra, i primi anni Venti significavano anche per Como la ripresa economica e con questa l'avvio di una stagione felice anche per il settore edilizio. In questo clima favorevole, si sarebbe inserita l'iniziativa voluta da un costruttore di una certa esperienza come Severino Tagliasacchi e da due giovani venticinquenni, Venanzio Nessi e Angelo Majocchi, entrambi formatesi professionalmente alla scuola Castellini. Costituita nel corso del 1924 come società di fatto, nell'aprile di due anni dopo l'impresa veniva regolarizzata attraverso la sua trasformazione nella società in nome collettivo Impresa Costruzioni Tagliasacchi Nessi Majocchi, con un capitale sociale di 90 mila lire conferito in parti uguali. Dopo che nei primi anni di attività i risultati erano stati più che lusinghieri, le conseguenze della Grande depressione esplosa nell'autunno del 1929 avrebbero frenato la spinta edilizia e di conseguenza la crescita della società. Crescita che sarebbe ripresa dopo la metà del decennio Trenta, quando grazie alla costruzione delle caserme di Silandro, delle fortificazioni del Passo Resia e dell'ippodromo di Merano, l'impresa comasca (dalla quale nel febbraio del 1937 era uscito il Tagliasacchi) avrebbe proiettato la propria azione anche a livello nazionale. Durante il periodo bellico, l'impresa sarebbe stata protagonista del risanamento dell'antico quartiere della Cortesella, l'angiporto di Como, e di alcune importanti realizzazioni civili e militari sia nel capoluogo ' come per esempio il Palazzo dei Sindacati ' che nella provincia, come testimoniano i due stabilimenti edificati a Puginate e Bulgorello. Negli anni della Ricostruzione, l'attività della Nessi & Majocchi sarebbe proseguita attraverso numerose opere, tra le quali la costruzione della strada che da Ballabio porta al Morterone nel Lecchese. Con il varo nel 1949 del Piano Ina-Casa, voluto dal governo repubblicano per risolvere il grave problema degli alloggi, si sarebbe aperta per l'impresa comasca una stagione di grandi risultati, frutto non solo della realizzazione di numerosi edifici residenziali, ma anche di non pochi interventi di edilizia industriale. Il 1951 avrebbe segnato un momento importante nella vita dell'impresa. Alla scomparsa di uno dei due fondatori rimasti, Venanzio Nessi, si sarebbe accompagnata la trasformazione in società per azioni e la nomina ad amministratore di Angelo Majocchi. Negli anni seguenti, la Nessi & Majocchi S.p.a avrebbe ulteriormente diversificato la propria attività attraverso un intervento di edilizia ospedaliera al Sant'Anna di Como e con il restauro di Villa Saporiti, destinata a diventare sede dell'amministrazione provinciale lariana. Nel dicembre del 1958, l'impresa veniva nuovamente trasformata e questa volta nell'accomandita semplice Impresa Costruzioni Nessi e Majocchi & C. che vedeva quale accomandatario Angelo Majocchi e quali accomandanti i figli, Giampiero e Mario, e la signora Faustina Sironi in Majocchi. Gli anni del 'miracolo economico' avrebbero permesso all'impresa della famiglia Majocchi di consolidarsi ulteriormente e di dare lavoro, stando ai dati del censimento industriale del 1961, a quasi 200 lavoratori. Nel dicembre del 1965, l'impresa assumeva nuovamente una diversa forma giuridica in seguito alla sua trasformazione nella Nessi & Majocchi S.p.a. con un capitale di 10 milioni di lire. Due anni più tardi, tuttavia, scompariva anche l'ultimo dei fondatori: Angelo Majocchi. Spettava allora ai figli Giampiero e Mario proseguire la fortunata avventura imprenditoriale paterna. L'impresa che ereditavano, infatti, era ormai al centro di un fitto programma di costruzioni sia pubbliche che private. Negli anni Settanta, infatti, proseguiva la collaborazione dell'impresa sia con la committenza privata - per la quale venivano realizzate abitazioni e molte costruzioni a destinazione produttiva - sia con quella pubblica. A tale livello, per esempio, veniva completata la rete fognaria (1970-1974) e avviata la realizzazione del depuratore del capoluogo (1977). Di particolare importanza, poi, l'edificazione della nuova struttura monoblocco dell'ospedale cittadino (completata nel 1970) e la realizzazione di numerose scuole ed asili sia a Como che in provincia. Nel periodo successivo, tra gli anni Ottanta e Novanta, la strategia dell'impresa sarebbe proseguita lungo la stessa traiettoria, entrando anche nel settore dell'edilizia commerciale (ne è esempio la realizzazione del Bennet di Monticello). Con quasi 300 dipendenti (dati desunti dal censimento industriale del 1981), la Nessi & Majocchi si sarebbe confermata dunque tra le maggiori realtà provinciali e non solo del settore edilizio. Da segnalare, tra il 1988 e il 1991, la realizzazione della nuova dogana commerciale di Brogeda e, qualche anno prima, la costruzione della nuova sede dell'ACSM, l'azienda di servizi municipalizzati di Como. Nel frattempo, la complessità dei settori nei quali operava l'impresa aveva portato alla costituzione nel 1977 della Co.Ge.Co. spa, società per la produzione di prefabbricati, e all'inizio degli anni Ottanta, della Sicis alla quale veniva affidato lo sviluppo delle progettazioni e degli studi di fattibilità. Sul versante societario, tuttavia, la Nessi & Majocchi doveva registrare, siamo nel 1992, la tragica scomparsa di Mario Majocchi. Negli anni seguenti, nonostante la complessa congiuntura economica caratterizzante l'economia dell'area lariana, l'impresa comasca avrebbe saputo rafforzare i risultati raggiunti, tanto da essere classificata al sesto posto tra le aziende italiane di costruzione per rapporto fra fatturato e redditività. Sul finire del decennio Novanta, infine, anche alcuni rappresentati della terza generazione Majocchi, Angelo e Andrea, hanno fatto il loro ingresso nell'impresa di famiglia.
Bibliografia: Nessi & Maiocchi, 50 anni, Como, 1978; A. Marino, Nessi & Majocchi (1926-1996), Como, 1996.
Data aggiornamento: 20/11/2006
Autore della scheda: Geoffrey Pizzorni
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0019C7/