G. B. Ambrosoli spa [numero REA: 354 Co] (1923 -)
Sede: Ronago
Tipologia ente: ente economico/impresa
Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia
Numero REA: 354 Co
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
G. B. Ambrosoli - Ditta individuale - - - Apicoltura e vendita dei suoi prodotti
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
G. B. Ambrosoli spa - Società per azioni - 5.852.000,00 - 15.84
Profilo storico
Nei primi anni Venti, Giovanni Battista Ambrosoli, chimico industriale, decideva di trasformare la sua passione per l'apicoltura in una vera e propria professione. Acquistato un automezzo, iniziava a trasportare gli alveari delle zone di pianura a quelle montane al fine di cogliere il meglio delle migliori fioriture. Primo esempio in Italia di apicoltura nomade organizzata in modo razionale; il miele raccolto veniva prima filtrato con una semplice tela di cotone e poi messo in vasetti così puro e naturale. Ben presto, l'iniziativa avrebbe colto nel segno e l'impresa di Ronago, nelle vicinanze del confine con la Svizzera, avrebbe iniziato ad inviare i propri prodotti (miele, cere per pavimenti e caramelle al miele) nelle varie piazze d'Italia, grazie anche all'apertura nel 1934 del deposito di Milano e della filiale di Roma. Sempre alla metà degli anni Trenta, veniva avviata la produzione di 'Splen' (poi cessata nel 1946), un liquido per la pulizia di metalli e, dal 1938, di lana d'acciaio (meglio nota come 'lana americana') per la quale veniva acquistata una macchina apposita. Alla vigilia della seconda guerra mondiale, l'impresa aveva ormai completato la sua rete commerciale nazionale, attraverso una serie di rappresentanti sparsi nelle maggiori città italiane. Nel dopoguerra, la gamma di caramelle prodotte si allargava a quelle ripiene di crema e marmellata. Sul versante societario, negli anni a Giovanni Battista Ambrosoli si erano aggiunti i figli Francesco, Carlo e Paolo. Nel 1960 la società, che contava ormai quasi duecento dipendenti, veniva regolarizzata attraverso la costituzione della G. B. Ambrosoli S.rl.. Alla fine dello stesso anno, il fondatore Giovanni Battista decideva di recedere dalla società che tuttavia faceva registrare l'ingresso dell'altro figlio Alessandro Ambrosoli. Nel dicembre del 1965, la società veniva nuovamente trasformata questa volta in accomandita semplice con un capitale sociale di 150 milioni di lire. Nel maggio del 1977, l'impresa assumeva la forma giuridica attuale attraverso la sua trasformazione nella G. B. Ambrosoli S.p.a. con un capitale sociale di 980 milioni di lire. Alla stessa epoca, l'articolo più venduto era sempre il miele (quasi il 55% del totale vendite), seguito dalle caramelle (38%), lana d'acciaio (4%) e cere per pavimenti (3%). Leader sul mercato nazionale, la società esportava già da tempo i propri prodotti sia in Europa che negli Stati Uniti. Negli anni Ottanta, a fronte di un calo nelle vendite di lana d'acciaio e di un mercato della cera stazionario, i risultati sarebbero continuati ad essere positivi. Alla base di questa performance, l'attuazione di una strategia volta a diversificare maggiormente l'offerta dei prodotti, come ad esempio nel 1987 l'avvio della produzione di caramelle gommose e gelatine. Gli anni Novanta avrebbero avuto un andamento regolare tenuto conto della difficile congiuntura economica che aveva caratterizzato i primi anni del decennio. Negli ultimi anni, la gamma di prodotti si è ulteriormente diversificata attraverso la realizzazione di nuovi prodotti come ad esempio la linea 'ambrovit'.
Data aggiornamento: 27/12/2006
Autore della scheda: Geoffrey Pizzorni
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0019CD/