Emilio Mauri spa [numero REA: 50128 Lc] (1920 -)
Sede: Pasturo
Tipologia ente: ente economico/impresa
Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia
Numero REA: 50128 Lc
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Emilio Mauri - Ditta individuale - - - Commercio all'ingrosso di latticini e formaggi
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Emilio Mauri spa - Società per azioni - 3.000.000,00 - v. Sotto
Profilo storico
All'indomani della conclusione della prima guerra mondiale, Emilio Mauri decideva di avviare a Maggianico un'attività di commercio all'ingrosso di latticini e formaggi proveniente dalla vicina Valsassina. Fin dai primi tempi, l'iniziativa incontrava il favore del pubblico costringendo il Mauri a cercare una sede più ampia. La scelta, nel 1929, cadeva sulla località di Pasturo, dove veniva realizzato uno stabilimento adibito non solo alla raccolta e alla stagionatura dei formaggi, ma anche alla loro produzione. Nel decennio Trenta, l'impresa proseguiva nel suo processo di sviluppo sia attraverso l'ampliamento degli impianti di Pasturo e la realizzazione di un caseificio a Rovato nel Bresciano (che nel 1951 si sarebbe spostato a Treviglio) e sia con l'allargamento della rete dei fornitori della materia prima, che ora coinvolgeva i produttori di latte locale insieme a quelli del Lodigiano, della Bergamasca e del magentino (dove veniva realizzato un moderno centro di raccolta). Nel 1938, anno della trasformazione dell'impresa in società per azioni, la Emilio Mauri è ormai una realtà ben radicata sia sul mercato nazionale e sia su quello internazionale. A partire dagli anni Cinquanta, la forte ripresa dell'economia nazionale portava ad un aumento sostanziale delle richieste e delle esigenze della clientela. Per farvi fronte, la società siglava un accordo in esclusiva con i produttori della Valsassina per la raccolta del latte e, parallelamente, ampliava lo stabilimento di Pasturo, nel quale giornalmente giungevano da Treviglio i formaggi per la stagionatura. Nel frattempo, nel 1948, alla scomparsa del fondatore erano saliti sul ponte di comando i generi Giuseppe Colombo e Angelo Merlo. Nel 1958, entravano a far parte dell'impresa anche i cugini Franco e Fulvio Vizzardi, figli di Gina Mauri (la terza figlia del fondatore). Negli anni seguenti, la crescita dell'azienda sarebbe proseguita senza pause. Tra il 1965 e il 1973 venivano a mancare Angelo Merlo e Giuseppe Colombo, e al loro posto subentrava alla guida dell'Emilio Mauri S.P.A. Emilio (detto Millo) Merlo, figlio di Angelo. L'organizzazione dell'attività continuava ad essere incentrata sulla produzione di formaggi nello stabilimento di Treviglio e sul loro successivo trasferimento a Pasturo per la stagionatura. Oltre al celebre taleggio, la gamma di prodotti comprendeva, tra gli altri, i caprini, il gorgonzola, la robiola e il mascarpone. Quanto alla rete di vendita, il marchio 'Mauri' continuava ad essere tra i più apprezzati non solo sul mercato italiano, ma anche su quelli di Stati Uniti, Giappone, Austrialia ed europei. Nel 1989, in seguito alla scomparsa di Millo Merlo, entrava in azienda la quarta generazione con Nicoletta Merlo che ancor oggi guida l'impresa lecchese. Attualmente, con 120 dipendenti, la produzione della Emilio Mauri S.P.A. supera le 5.500 tonnellate di formaggi annue e gli impianti aziendali coprono 12 mila metri quadrati.
Bibliografia: F. Feslikenian, Il taleggio e la storia di Emilio Mauri, Savigliano, 2004.
Data aggiornamento: 15/01/2007
Autore della scheda: Geoffrey Pizzorni
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0019D2/