Ente comunale di assistenza di Valbondione - ECA (1937 - 1978)
Sede: Valbondione
Tipologia ente: ente di assistenza e beneficenza
Progetto: Comune di Valbondione
In base alle carte conservate è possibile ricostruire le prime fasi dell'ECA soprattutto grazie alle elezioni del segretario e al verbale di consegna degli atti e dell'ufficio della Congregazione di carità. Infatti, nonostante nel 1935 fosse eletto Andrea Campanili per il quadriennio 1936-1939, già nel 1936 veniva nominato pro tempore il segretario Guglielmo Bonacorsi, poi sostituito con Faustino Gorrini al momento del passaggio di consegne l'anno successivo. Si hanno poi notizie relative all'elezione del segretario e di altri funzionari anche in anni successivi: nel 1941 è segretario Giovanni Filisetti, mentre Giovanni Rodigari è esattore-tesoriere dell'ente fino al 1945, posto occupato nel 1955 da Bonaventura Semperboni; mentre i primi riferimenti alla nomina di un comitato amministrativo si trovano in un verbale della Giunta del 1945 (don Andrea Rota, Giuseppe Zucchi, Bettino Piffari, Caterina Maria Riccardi e dal dottor Angelo Codarda). Nel nuovo comitato di amministrazione del 1956, oltre al presidente, Giovanni Simoncelli (riconfermato nel 1961), vengono eletti quattro funzionari. Nel 1965, con le elezioni del nuovo presidente nella persona di don Arturo Colosso, il comitato è portato a sei rappresentanti e l'indicazione di una nuova nomina nel 1967 fa ipotizzare che l'incarico fosse triennale.
Analogamente all'ex Congregazione di carità l'attività principale dell'ente era l'elargizione di sussidi per i poveri del paese, che in questo caso si manifestava anche con il pacco viveri, il soccorso invernale, il caro pane e il rancio del popolo, e l'assistenza all'infanzia abbandonata e degli invalidi. L'approvazione dell'elenco delle persone bisognose era annuale.
Parte dei fondi dell'ente derivavano da donazioni, ad esempio si ha notizia nel 1937 della donazione di beni mobili ed immobili di Antonio Semperboni o nel 1943 del legato di Maria e Caterina Semperboni, da vendite di beni, o da affittanze di terreni. Relativamente a quest'ultima fonte di entrate, ricorrono frequentemente notizie circa l'affittanza di dieci prati di proprietà dell'ente e dell'Alpe Flesio, tutti in territorio di Valbondione, con assegnazione presumibilmente ogni tre anni. Alquanto utili per la stima del patrimonio dell'ente sono due ricognizioni dei beni posseduti, una del 1948, l'altra del 1978. Dalla prima emerge un patrimonio in terreni di ha. 96.99.25 e di fabbricati di ha. 5,10. Dalla seconda risulta una superficie di terreni posseduti superiore ai cinquemila ettari.
L'ente cessa nel 1977, quando ai sensi dell'art. 25 del d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616 e della l.r. 9 marzo 1978, n. 23 gli enti comunali di assistenza vengono soppressi e le loro funzioni, competenze, personale e beni sono trasferiti al comune.
Bibliografia
- Romelli 2010 = Miriam Romelli, " L'ospedale della valle di Scalve in Vilminore", Tipografia Cinque sas, Artogne, 2010
Compilatori
Gallone Silvana, Archivista
Parziale Lavinia
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB001AD1/