Marcantonio Bonduri (1638 - 1744)
Sede: Gandino
Tipologia ente: ente economico/impresa
Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia
Marcantonio Bonduri; condizione giuridica: società di fatto
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Marcantonio Bonduri - - ; 13.10
Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Marcantonio Bonduri - - ; 13.10
Costituita nel 1638, la Marcantonio Bonduri ha rappresentato una delle imprese di punta del polo laniero gandinese che, proprio tra Sei e Settecento, ha conosciuto uno dei suoi momenti più fortunati e in netta controtendenza rispetto ai principali centri lanieri dell'Italia Settentrionale. Specializzata in pannine di lana di uso comune, la ditta orobica trovava smercio dei propri prodotti specie nell'Europa centrale e orientale. La crescita dell'impresa, sempre guidata da Marcantonio Bonduri, non si sarebbe interrotta, a partire dagli anni '60 dei Seicento, neanche di fronte alla concorrenza portata dalle cosiddette new draperies inglesi, francesi e olandesi. Grazie, infatti, ad importanti innovazioni di processi e di prodotto, la ditta avrebbe allargato progressivamente i propri mercati vendita, che avrebbero finito per comprendere l'Italia settentrionale e meridionale. Nel 1690, alla morte del fondatore, l'impresa passava in mano ai figli Carlo Lucrezio e Giovanni Battista - entrambi dimoranti a Gandino - e all'altro fratello Francesco, uno dei maggiori mercanti di Verona. L'attività si diversificava ulteriormente attraverso l'avvio della produzione di seta grezza e la negoziazione di cambi alla fiera di Bolzano e lo sfruttamento di diverse tenute agricole acquistate in Bergamasca e nel Veronese. Con i primi anni del Settencento mutava radicalmente la congiuntura economica e anche l'impresa gandinese conobbe un certo ridimensionamento. Alla base di questa prima fase di declino, avviatasi nel secondo decennio del XVIII secolo, il crescere inarrestabile della concorrenza interna ed internazionale unita alla progressiva scomparsa della seconda generazione Bonduri. A partire dagli anni Venti e fino ai primi anni Quaranta, l'attività si sarebbe ulteriormente ridotta fino a cessare del tutto. Il passaggio dell'impresa ai nipoti, infatti, non avrebbe sortito nessun effetto se non quello di perdere le tradizionali piazze di vendita accompagnata da un costante peggioramento qualitativo della produzione. Epilogo scontato, tra il 1743 e l'anno successivo, la vendita dell'intero complesso produttivo, atto finale dell'ormai centenaria Marcatonio Bonduri.
Compilatori
Pizzorni Geoffrey, Archivista
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB001B0D/