Panigarola, famiglia (sec. XV - inizio sec. XVIII)

Progetto: Archivio Archinto

Titoli: conti di Montevecchio

I Panigarola, fregiati del titolo comitale di Montevecchio e imparentati con l'importante famiglia milanese che resse per secoli l'Ufficio degli Statuti della signoria e del ducato di Milano, svilupparono nel corso del XV - XVII secolo un florido ramo familiare derivante da Gabriele e dal figlio Gottardo. La famiglia attesta il suo prestigio politico con i signori di Milano, acquistando privilegi, titoli e potere con i Visconti e gli Sforza, e rafforzando il suo prestigio in epoca spagnola. I suoi membri ricoprono infatti importanti cariche istituzionali: Gottardo è cancelliere ducale e presidente dell'ufficio dei sindaci della città (1477), Alessandro è giovanissimo paggio di camera di Gian Galeazzo Maria Sforza (1480) con il privilegio di indossare la divisa propria del duca, Gregorio è vicario generale dello Stato di Milano (1501), Francesco è luogotenente del vicario e dei XII di Provvisione (1515), Gabriele è luogotenente ducale della città e del distretto di Tortona per Cristierna di Danimarca, duchessa di Milano (1537), suo figlio Alessandro è questore dei Magistrato straordinario (1567) e ordinario (1571) e senatore dello Stato di Milano (1578), il nipote Alessandro, primo conte di Montevecchio (1649) per nomina di Filippo IV, re di Spagna, è cavaliere di Santiago, decurione (1629), ambasciatore della città di Milano e giudice delle strade (1638). Due i membri importanti di condizione ecclesiastica: suor Arcangela, nata da Gottardo nel 1468, è badessa del convento agostiniano di Santa Marta, importante punto di riferimento spirituale milanese, in cui aveva sede la Congregazione dell'Eterna sapienza da lei presieduta, mentre il nipote Francesco, figlio di Gabriele, nato nel 1548, è frate Minore, vescovo di Asti e famoso predicatore dell'epoca della Controriforma, incaricato dell'orazione funebre di san Carlo (1584).

I tre figli maschi di Alessandro Panigarola, avuti da Isabella Caluschi, muoiono senza eredi, determinando l'estinzione della famiglia ai primi anni del Settecento; in virtù dei testamenti di Alessandro, nel 1644, di Gabriele Giuseppe, nel 1685, ed infine di Gerolamo, nel 1700, eredità, ricchezze, cognome e primogenitura passano in casa Archinto, legata ai Panigarola attraverso il matrimonio di Anna, sorella di Alessandro Panigarola, con Cristoforo Archinto.

Bibliografia
- CROLLALANZA, Dizionario storico-blasonico = CROLLALANZA (di), G.B., Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, (rist. anast. Bologna, Forni, 1965), 3 voll.
- Ferorelli 1975 = Nicola Ferorelli, L'Ufficio degli Statuti del Comune di Milano, detto Panigarola, in Alfio Rosario Natale (a cura di), Archivi e archivisti milanesi, vol. I, Milano 1975, pp. 233-277
- Forte 1932 = Francesco Forte, Archintea Laus, Milano, 1935, pp. 1-255
- PITTONIO, Famiglie nobili = PITTONIO, G., Famiglie nobili di Milano raccolte e manoscritte nella prima metà del XVIII sec. (...), s.n.t.

Compilatori
Cortelazzi Mariasilvia, Archivista