Unità compresa in: Capitolo della cattedrale di Brescia - Fondo pergamenaceo

Bolla (1479 ottobre 7)

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Segnatura definitiva: A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 142

Descrizione estrinseca: Originale.A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 142.v. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., Filza 2a, n. 6.r. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., b. 203, Filza 2a, n. 6.

Data topica: Brescia

Note: La pergamena misura mm 562 x 295, risulta essere in buono stato di conservazione, nonostante la presenza di tagli lungo le antiche piegature e una lacerazione della plica. Sulla plica, a destra: P. Geraldinus. Nel verso: '1479, 7 ottobre. Pro beneficio Ponticaralique vicario et confirmatio' e 'Confirmatio concordie expuntionis tertie Mense per Johannem Carolum de Aragonia legatum de latere cum unione de Poncharali'.

Numero corda: 171

Contenuto:

Lettera apostolica di Giovanni d'Aragona, cardinale di S. Adriano e legato di Sisto V nei regni di Ungheria, Boemia e Polonia, nella quale, per porre fine alle controversie esistenti tra l'arcidiacono, i canonici, i mansionari e i cappellani della terza Mensa, stabilisce che, in virtù del compromesso, fatto al tempo del vescovo Domenico de Dominicis e del vescovo Lorenzo Zane, i redditi della pieve di S. Giorgio in Ovanengo debbano essere distribuiti tra tutti coloro che partecipano al Capitolo e i redditi della Mensa comune derivanti dalla chiesa dei Ss. Pietro e Marcellino vengano impiegati per le distribuzioni quotidiane ai canonici, mansionari e cappellani. Essendo poi vacanti i benefici della chiesa dei Ss. Gervasio e Protasio di Poncarale, in seguito alla libera rinuncia del prete Tomaso Ferrandi, il cardinale, avvalendosi dell'autorità apostolica a lui delegata per questa causa, unisce i beni di detta chiesa alla Mensa Comune, con l'obbligo di provvedere ad un sacerdote per la cura delle anime.

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