Unità compresa in: Capitolo della cattedrale di Brescia - Fondo pergamenaceo

Sentenza (1483 aprile 14)

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Segnatura definitiva: A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 149

Descrizione estrinseca: Originale.A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 149.v. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., Mazzo 11o, n. 2.r. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., b. 19, Mazzo 11o, n. 2.

Data topica: Brescia

Note: La pergamena misura mm 155 x 237, conserva il sigillo di carta su cera rossa e risulta essere in buono stato di conservazione. Nel verso: 'Sententia in favorem venerabilium dominorum canonicorum Capituli Brixie super mansionariam capelle Sancti Apolloni'.

Numero corda: 178

Contenuto:

Nella Chiesa Maggiore, nella cappella di S. Apollonio che funge da sede del tribunale. Maffeo Monti, commissario ed esecutore per conto della sede metropolitana di Milano, dichiara per mezzo di Bernardino Fabi, canonico e procuratore dell'arcidiacono del Capitolo della Chiesa Maggiore di Brescia che la sentenza emessa da Antonio di Rezzato, prevosto della chiesa dei Ss. Giacomo e Filippo di Brescia dell'Ordine degli Umiliati, è annullata e che la mansionaria di S. Apollonio sita nella Chiesa Maggiore di Brescia appartiene 'pleno iure' all'arcidiacono, ai canonici e al Capitolo della Chiesa Maggiore e così dicasi del relativo diritto di nomina del rettore. Inoltre si considera valida e legittima la nomina - compiuta dai canonici - di Francesco da Vicenza alla carica di mansionario, carica divenuta vacante in seguito alla morte di Manfredo da Verdello.- ; TT: prete Bartolomeo Fantulini da Dello, cappellano; Bernardino Fabi; Leonardo Pantarino, cancelliere vescovile; Matteo Fabi.- ; (ST) Michele Oldofredi, cittadino e abitante di Brescia, pub. imp. auct. not. e notaio e scrittore del giudice Maffeo Monti.- ; Paolo Barba, podestà di Brescia, ratifica la sentenza di cui sopra, in data 29 marzo 1486.- ; (ST) Tomaso figlio di Filippo Gamba, pub. not. e notaio vescovile, ratifica e convalida apponendo sigillo della Curia.

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