Unità compresa in: Capitolo della cattedrale di Brescia - Fondo pergamenaceo

Atto di compravendita (1490 luglio 10)

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Segnatura definitiva: A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 168

Descrizione estrinseca: Originale.A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 168.v. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., Filza 2a, n. 7.r. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., b. 203, Filza 2a, n. 7.

Data topica: Brescia

Note: La pergamena misura mm 313 x 570, presenta due ampi fori nella parte inferiore destra, che tuttavia non pregiudicano la comprensione del testo; discreto stato di conservazione. Nel verso: '1490. 10. Luglio. Compra della Reverenda Mensa Commune dalli signori Alessandro e fratelli Provagli di acque della Seriola Sanzuana e del Garzetto ed altre scorrenti nella contrada dell'Aspes' e 'Filza 2a, n. 7'.

Numero corda: 197

Contenuto:

Nella casa di Bonifacio da Manerba, sito in borgo S. Nazzaro. In merito all'atto di compravendita stipulato tra i nobili Alessandro e Girolamo fratelli e figli del q. Anselmo Provaglio, per sé e a nome di Scipione loro fratello (parte venditrice) e Taddeo Baiguera canonico e Antonio da Montichiari mansionario, sindaci e procuratori della Mensa Comune della Chiesa Maggiore di Brescia (parte acquirente), relativamente a tutte le giurisdizioni di loro spettanza sulla seriola detta volgarmente Sanzuana, sita in località Aspes, a mezzogiorno dell'acquedotto chiamata il Garzino o il Garzetto. La seriola e l'acquedotto scorrono nelle possessioni dei fratelli Provaglio, site nelle chiusure di Brescia, in località Aspes.- ; Clausole:- ; I predetti venditori vendono le acque, ad esclusione di quelle della bocca, con la quale sono soliti irrigare alcuni terreni di loro proprietà.- ; I compratori si assumono l'onere di qualsiasi manutenzione necessaria ai canali di irrigazione, nonché la possibilità di opere per un migliore utilizzo delle acque stesse, cercando di arrecare il minor danno ai fratelli sopraddetti, ai quali si acconsente l'approvvigionamento d'acqua, in base a loro necessità e utilità.- ; Diritti di uso delle acque. L'utilizzo dell'acqua sarà a cicli di dieci giorni. La Mensa Comune avrà il diritto di irrigazione per sette giorni continui nel primo ciclo, nel secondo avrà altri sette giorni che però potrà permutare a suo piacere; i sei giorni rimanenti resteranno a disposizione dei venditori, i quali potranno usufruire dell'acqua, servendosi di un canale che i compratori si impegnano a costruire e per il quale si assumono l'onere della manutenzione.- ; Le parti si accordano per un valore complessivo di lire seicento planette di buona moneta bresciana, delle quali lire quattrocento in moneta d'oro e d'argento, originariamente costituenti il legato del defunto canonico Antonio Maggi vengono versate al momento del presente atto da Giovanni q. Florino Fisogni sindaco della Mensa Comune; la parte acquirente si impegna a versare le rimanenti lire duecento in seguito.- ; TT: Bonifacio da Manerba, di Giacomo figlio di Gabriele Sale, di Bernardo q. Giacomo da Calcio, tutti cittadini di Brescia.- ; (ST) Bartolomeo Obici da Monterotondo, pub. imp. auct. not., cittadino e abitante di Brescia.- ; (ST) Geronimo q. Bartolomeo Marini, cittadino di Brescia, pub. not. registra il presente atto in data 31 luglio 1490.

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