Unità compresa in: Capitolo della cattedrale di Brescia - Fondo pergamenaceo

Atto di compravendita (1490 luglio 10)

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Segnatura definitiva: A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 169

Descrizione estrinseca: Copia autentica.A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 169.v. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., Filza 2a, n. 7.r. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., b. 203, Filza 2a, n. 7.

Data topica: Brescia

Note: La pergamena è autentica, misura mm 183 x 1075, è costituita da due fogli membranacei cuciti fra loro, è lacera nella parte superiore e inferiore; lo stato di conservazione è buono in seguito a restauro. Nel verso: 'Liberatio reverende Mense Communis ab illis de Provalio seu a domino Florino de Fisognis de iuribus aquarum infra scriptarum pro irrigandis bonis sitis in territorio burgii pontiscaralis. Pro aquis in contrata Aspis. 1499, depositato 4 decembris'.

Numero corda: 198

Contenuto:

Nella casa di Bonifacio da Manerba, sita in borgo S. Nazzaro. In merito all'atto di compravendita stipulato tra i nobili Alessandro e Girolamo fratelli e figli del q. Anselmo Provaglio, per sé e a nome di Scipione loro fratello (parte venditrice) e Taddeo Baiguera canonico e Antonio da Montichiari mansionario, sindaci e procuratori della Mensa Comune della Chiesa Maggiore di Brescia (parte acquirente), relativamente a tutte le giurisdizioni di loro spettanza sulla seriola detta volgarmente Sanzuana, sita in località Aspes, a mezzogiorno dell'acquedotto chiamata il Garzino o il Garzetto. La seriola e l'acquedotto scorrono nelle possessioni dei fratelli Provaglio site nelle chiusure di Brescia in località Aspes.- ; Clausole:- ; I predetti venditori vendono le acque, ad esclusione di quelle della bocca, con la quale sono soliti irrigare alcuni terreni di loro proprietà.- ; I compratori si assumono l'onere di qualsiasi manutenzione necessaria ai canali di irrigazione, nonché la possibilità di opere per un migliore utilizzo delle acque stesse, cercando di arrecare il minor danno ai fratelli sopraddetti ai quali si consentono gli approvvigionamenti d'acqua in base alle loro necessità e utilità.- ; Diritti di uso delle acque. L'utilizzo dell'acqua sarà a cicli di dieci giorni. La Mensa Comune avrà il diritto di irrigazione per sette giorni continui nel primo ciclo, nel secondo avrà altri sette giorni che però potrà permutare a suo piacere; i sei giorni rimanenti resteranno a disposizione dei venditori, i quali potranno usufruire dell'acqua servendosi di un canale che i compratori si impegnano a costruire e per il quale si assumono l'onere della manutenzione.- ; Le parti si accordano per un valore complessivo di lire seicento planette di buona moneta ana, delle quali lire quattrocento in moneta d'oro e d'argento, originariamente costituenti il legato del defunto canonico Antonio Maggi vengono versate al momento del presente atto da Giovanni q. Florino Fisogni sindaco della Mensa Comune; la parte acquirente si impegna a versare le rimanenti lire duecento in seguito.- ; TT: Bonifacio da Manerba, di Giacomo figlio di Gabriele Sale, di Bernardo q. Giacomo da Calcio, tutti cittadini di Brescia.Bartolomeo Obici da Monte-rotondo, pub. imp. auct. not., cittadino e abitante di Brescia.- ; (ST) Pietro q. Antonio Tassoni da Seriate, cittadino e abitante di Brescia, pub. imp. auct. not., da originale del q. notaio Obici da Monterotondo, su commissione del console di giustizia, rogata dal notaio Niccolò Albertani.- ; (ST) Geronimo q. Bartolomeo Marini, cittadino di Brescia, pub. not. registra il presente atto in data 31 luglio 1490.

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