Segnatura definitiva: A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 193
Descrizione estrinseca: Copia autentica.A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 193.v. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., Filza Croce, n. 28.r. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., b. 4, Filza Croce, n. 28.A. Dm. Bs., A. Cap., b. 23, Mazzo 11o, fasc. 17.
Data topica: Brescia
Note: La pergamena, che misura mm 592 x 700, conserva il sigillo pendente di cera rossa in teca di latta e risulta in discreto stato di conservazione; unico supporto per due atti. Nel verso: '1498, 12 giugno. Processu fulminatus pro Comune Mensa reverendorum dominorum canonicorum Ecclesie Maioris Brixie infacto unionis ecclesiarum sanctorum Augustini et Faustini sub castro Brixie. Filza , n. 28'. Cfr. doc. 224 del 1498, giugno 12.
Numero corda: 223
Contenuto:
Nella sagrestia nuova della Chiesa Maggiore di Brescia. Gregorio da Azzano, prevosto della casa o prepositura dei Ss. Giacomo e Filippo di Brescia dell'Ordine degli Umiliati, giudice, commissario ed esecutore apostolico, legge la lettera di Bernardino di S. Croce di Gerusalemme, legato apostolico in Italia e in Germania di papa Alessandro VI, nella quale, per mezzo di Antonio Annibale canonico, di Giacomo Ricci 'decretorum doctor' e mansionario onorabile, e di Bartolomeo Marinoni cappellano e sacrestano, sindaci e procuratori del Capitolo della Chiesa Maggiore di Brescia, si rivolge agli abati dei monasteri di S. Eufemia e di S. Faustino e al prevosto della chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo perché incrementino il culto della Chiesa Maggiore e nelle sopraddette chiese. Il cardinale conferisce inoltre a Gregorio da Azzano il mandato di istruire il processo per l'unione della chiesa dei Ss. Agostino e Faustino alla Mensa Comune, come richiesto dai canonici in una petizione nella quale affermano che, per antica consuetudine, la chiesa dei Ss. Agostino e Faustino di Brescia appartiene a loro e chiedono dunque, vista la rinuncia di Gregorio Uberti alla carica di rettore della chiesa dei Ss. Agostino e Faustino, che detta chiesa venga unita in perpetuo alla Mensa dei cappellani e dei mansionari, assicurando che con la relativa rendita si potranno mantenere quattro chierici o sacerdoti (nominati dagli stessi canonici), che avranno il compito di cantare l'Epistola o il Vangelo nelle messe solenni. Letta detta lettera apostolica, datata Milano 1 aprile 1497, Gregorio da Azzano, preso atto della rinuncia del reverendo Gregorio Uberti, con il consenso dell'arcidiacono del vescovo, dichiara che la chiesa dei Ss. Agostino e Faustino, la cui rendita annuale è di ventiquattro fiorini d'oro, venga unita in perpetuo alla Mensa Comune come richiesto nella petizione e che il Capitolo della Chiesa Maggiore di Brescia ne divenga responsabile. Ordina infine che entro sei giorni dalla presentazione di detta lettera e dal processo, il vescovo di Brescia o il suo vicario, il rettore e i governanti delle chiese sine cura, dei Ss. Agostino e Faustino diano esecuzione alla sentenza.- ; TT: Nicola Bertera da Villavetro della Riviera di Salò; reverendo Battista; Raffaello, chierico, figlio di mastro Angelo della Riviera, sutor.- ; Notaio Stefano q. Cristoforo Annone, cittadino e abitante di Brescia, pub. imp. auct. not. e notaio del Capitolo della Chiesa Maggiore di Brescia.- ; (ST) Bartolomeo Olivi, notaio redige la presente copia il 29 giugno 1506, su commissione del legato fatto dal q. Stefano Annone e rogato nell'ultimo codicillo da Maffeo da Ustiano.