Segnatura definitiva: A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 298
Descrizione estrinseca: Originale.A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 298.v. s.:assente.
Data topica: Brescia
Note: La pergamena misura mm 184 x 563; discreto stato di conservazione. Nel verso: 'Registratur Bernardino de Tinis sutor'
Numero corda: 335
Contenuto:
Nel palazzo vecchio della residenza del pretore di Brescia. Bartolomeo q. Cristoforo Facchi da Rovato, agente per sé ed in nome di suo fratello Angelo, vende a Bernardino Tini 'sutor', cittadino e abitante di Brescia, un appezzamento di terra arativa e a vite, sito in territorio di Rovato in contrada del Carrobbio, confinante a mezzogiorno con la strada, a sera con Giovanni Battista Brunelli, a monte con Bartolomeo Zerbetto, a mattino con Francesco Rivetta, della misura di piò tre, con tutti i diritti ad esso relativi, per un prezzo finale di lire seicento planette. Poiché il compratore Bernardino Tini vantava un antico credito di lire trecento planette nei confronti del venditore Bartolomeo Facchi, le parti contraenti il presente contratto si accordano dunque come segue: Bernardino Tini (parte acquirente) paga Bartolomeo Facchi solamente lire trecento in moneta, mentre la parte rimanente del prezzo concordato, viene assorbita dal credito da lui stesso vantato. Contestualmente, Bernardino Tini stipula con lo stesso Bartolomeo Facchi contratto di investitura per il medesimo terreno e per un canone annuo di lire trenta planette, di tre capponi buoni e di cinquanta uova, iniziando a pagare il canone dalla festa di S. Martino del 1577 e con possibilità di affrancazione a lire seicento planette.- ; TT: Bartolomeo Bianzano, notaio; Giovitta Bonzanini da Riva.- ; (ST) Lorenzo Cazzago, pub. imp. auct. not., cittadino e abitante di Brescia.