Unità compresa in: Capitolo della cattedrale di Brescia - Fondo pergamenaceo

Ducale (1609 luglio 29)

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Segnatura definitiva: A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 313

Descrizione estrinseca: Originale.A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 313.v. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., Mazzo 11o, fasc. 2.r. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., b. 19, Mazzo 11o, fasc. 2.

Data topica: Venezia

Note: La pergamena misura mm 450 x 325, conserva il filo intrecciato del sigillo pendente oggi deperdito e risulta essere in buono stato di conservazione. Nel verso: 'Nobilibus et sapientibus viris Ioanni de Lege potestati Brixie et successoribus' e l'atto del 1610, aprile 24 Brescia, nel quale Antonio Bocca, in seguito a sua istanza, viene formalmente immesso nel possesso della mansionaria di S. Apollonio di Brescia, da Ferrando Malatesta della cancelleria pretoria.

Numero corda: 350

Contenuto:

Il doge di Venezia, Leonardo Donato, al podestà di Brescia Giovanni da Lezze, per immettere il canonico Antonio Bocca nel possesso e godimento del beneficio della mansionaria di S. Apollonio, presso l'omonimo altare della Chiesa Maggiore di Brescia, in seguito alla morte di Pietro Marini, precedente rettore della mansionaria stessa.- ; TT: Camillo Varallo cappellano della Chiesa Maggiore; rev. Pietro Marino, corista della Chiesa Maggiore.- ; Notaio Ferrando Malatesta, in nome della cancelleria pretoria.- ; Sig. cartaceo su cera di Fisogno Fisogni, notaio della cancelleria pretoria.

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