Atti della causa intentata da Giacomo Maria Lambertenghi fu Giuseppe di Villa, rappresentato dal figlio Ruggero, verso la comunità di Villa e Stazzona, rappresentata da Andrea Corvi, in merito alla definizione dei conti fra le due parti, con sentenza, pronunciata in data 3 settembre 1787, da Giovanni Simone Paravicini, podestà reggente di Tirano, nella quale la famiglia Lambertenghi risulta soccombente, con l'onere di produrre ulteriori documenti entro il 30 novembre del medesimo anno.
In calce compromesso finale stipulato fra le due parti in data 6 settembre 1787.
Notaio Francesco Piccioli fu Gerolamo abitante a Tirano.