Alessio de Bonfadinis, fu Gerolamo, di Brescia e abitante a Leno, e Giacomo Antonio de Chiappis, fu Stefano, di Brescia, pongono fine ad una lite sorta tra di loro per diritti vantati sui beni di Barbara de Bonfadinis, il primo per essere nipote ed erede, il secondo creditore e convengono che Alessio rinunci ad una casa murata e solerata con coppi in Leno, contrada San Michele e ad una terra arativa e vitata in contrada Vigonovo della misura di piò 3 e mezzo in cambio di lire 620 di planetti, di cui lire 400 gli sono subito consegnate, mentre sulle rimanenti viene fissato un livello annuo del 5% fino a completa soluzione.
Notaio Albino de Albinis, fu Camillo, di Brescia. Originale.