Altmayer rassicura Garovaglio sul proprio stato di salute, non avendo sofferto né per la peste di Bassora, né per il colera del Mar Nero e nemmeno per il caldo di Ninive. Racconta che dal 15 di giugno si trova in una casa di campagna nei pressi di Mossul, dove il clima è più temperato e dove trascorre le giornate scrivendo, leggendo e pregando. Ogni giorno il suo segretario lo passa a trovare per ritirare la corrispondenza da spedire, mentre alla sera lo raggiungono padre Henri e il dragomanno Razocki.
Esprime la propria soddisfazione per la sistemazione trovata, che gli ha consentito di svolgere il proprio lavoro evitando le sofferenze del caldo cittadino; purtroppo però non può investire nell'acquisto di una casa fuori città, dopo le ingenti spese sostenute per sistemare quella di Mossul. Spera così di poter un giorno tornare a godere delle delizie di Loveno, circondato dalle cure di Adele e dei suoi vicini. Conclude salutando e raccomandando a Garovaglio di rispondergli.