Barelli, appena rientrato dalla Valle d'Intelvi, comunica a Garovaglio di essere costretto a rinunciare al suo invito a causa di un brutto raffreddore; spera di poterlo incontrare successivamente a Milano, dove intende consegnargli alcune lettere e ricevere un opuscolo su Rondineto. Informa Garovaglio che intende passare tutto il carteggio di Vincenzo Barelli al dott. Fossati, al quale ha già mostrato qualche lettera. Nel frattempo continua a trascrivere le prediche di Vincenzo Barelli, che potrebbero essere pubblicate a loro volta. Passa quindi a chiedere informazione sul busto del canonico e sulla pubblicazione di un articolo dantesco.
In una nota chiede a Garovaglio se ha avuto modo di leggere su "La Perseveranza" l'elogio di una nuova versione poetica in terza rima a cura del sac. prof. Barbaresi e con una prefazione di Pio Ferreri; per parte propria considera discutibile la tesi secondo la quale questa versione sarebbe migliore di tutte quelle già pubblicate, compresa quella di Vincenzo Barelli, tanto che anche "Il Corriere della domenica" "ha già levata la voce per stigmatizzare questa sacrilega falsità".