Barelli riferisce a Garovaglio che il tipografo che doveva occuparsi della pubblicazione dell'epistolario del canonico Vincenzo Barelli ha dichiarato fallimento e pertanto la stampa dell'opera dovrà essere rinviata; nel frattempo intende fare dono di tutto quanto lasciato d'inedito dal canonico, ad eccezione delle prediche, alla città di Como, versando il materiale nel Museo civico. Chiede a tale proposito il parere di Garovaglio.