Locatelli, parroco di Cremeno, rientrato in paese dopo una breve assenza, comunica a Garovaglio che né nell'archivio parrocchiale né in quello comunale sono state rinvenute informazioni relative alla pala d'altare eseguita da Ambrogio da Fossano detto il Bergognone. Pare comunque che il quadro, realizzato dall'artista forse su commissione delle monache agostiniane del convento del Cantello, soppresso da Giuseppe II, fosse in precedenza collocato presso la vecchia chiesa parrocchiale, ora demolita. Riferisce di alcuni autori che hanno parlato del quadro, fra i quali Cesare ed Ignazio Cantù e dichiara che il suo predecessore aveva anche avviato trattative per alienarlo. Locatelli narra invece di essersi preoccupato di salvaguardare il dipinto, facendolo togliere dal luogo umido dove si trovava e restaurare ad opera del pittore bergamasco Antonio Zanchi, nell'ottobre 1879.