Garovaglio, finalmente giunto ad Orfa, racconta alla figlia i dodici giorni di viaggio in carovana, con le principali soste effettuate, annunciando d'aver rilevato molte inesattezze nella carta compilata da E. Kiepert. La vera Jerapolis, ad esempio, si troverebbe in un'altra posizione, ad almeno dieci ore di distanza rispetto a quanto indicato, presso una località ora chiamata Djerabus.
Garovaglio assicura che la carovana procede bene, senza problemi, nonostante ogni spostamento richieda dalle sette alle nove ore in sella.
Narra d'aver ricevuto visite ufficiali delle autorità sia a Membodje che a Beredjik e di aver incontrato ad Orfa il vice-console francese Martin, che gli ha anche procurato una guida per visitare la città.
Annuncia la prossima partenza per Djarbekr, città che conta di raggiungere in una decina di giorni e da dove scriverà la prossima lettera.
Conclude raccomandando alla figlia di ricordarlo presso parenti ed amici.