Unità compresa in: Carteggio

Garovaglio Alfonso alla figlia Adele (1887 febbraio 26 - 1887 febbraio 27)

precedente | 320 di 328 | successiva

Segnatura provvisoria: 53

Segnatura definitiva: b. 8, fasc. 57

Tipologia unità: Fascicolo

Supporto: cartaceo

Legatura: Busta 3, cc. 246 - 249

Descrizione estrinseca: Fascicolo cartaceo

Data topica: Djeziret

Numero corda: 420

Contenuto:

Garovaglio giunto a Djeziret ed alloggiato nella camera di un miserabile Kan, racconta alla figlia delle località presso le quali ha fatto tappa dopo la sua partenza da Mardin: Dara - della quale desidera però parlare diffusamente in altra occasione -; Nisibin dove ha visitato una chiesa risalente ai primi secoli dell'era cristiana e ammirato alcune pietre con segni cufici e altri caratteri mai visti, e dove ha visto inoltre i resti di un ponte assiro e di una colonna romana; Marin dove si trova un antico e diroccato castelletto arabo saraceno e dove gli abitanti hanno abbandonato le loro dimore per trasferirsi in una necropoli romana.
Arrivato a Djeziret ha ricevuto la visita delle principali autorità locali: il capitano della guarnigione ed il Muftì, principale autorità giudiziaria, con il suo seguito. La maggior parte di loro conosce poco dell'Europa, quasi niente dell'Italia, e si meraviglia del suo viaggio, intrapreso in solitudine e per pura passione.
Parlando con il capitano, ha compreso che i numerosi cadaveri di vacche, asini, pecore, montoni incontrati nel corso del suo viaggio non erano vittime di un'epidemia, bensì della eccezionale nevicata che ha coperto completamente i pascoli impedendo al bestiame di nutrirsi.
Si dichiara scontento del comportamento del dragomanno che lo accompagna e che definisce "goloso e poltrone, bugiardo e ladro!", al contrario del mukerì per il quale nutre una particolare stima.
Tornando a descrivere il suo arrivo a Djeziret, racconta che l'accesso alla città avviene attraverso un ponte traballante, per percorrere il quale occorre scendere da cavallo; pare però che gli abitanti della città non intendano affatto sistemarlo, considerandolo un deterrente alle incursioni delle bande curde.
Garovaglio passa quindi a scrivere della sua prossima destinazione, Mossul, dove incontrerà il delegato apostolico presso il quale è stato raccomandato dagli amici di Aleppo, Djarbekr e Mardin, e da dove proseguirà fino a Baghdad.
Conclude rassicurando la figlia sul proprio stato di salute, sempre ottimo, e ricordandole di salutare a suo nome parenti e amici.

espandi | riduci

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).