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Garovaglio Alfonso alla figlia Adele (1887 marzo 6 - 1887 marzo 7)
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Segnatura provvisoria: 54
Segnatura definitiva: b. 8, fasc. 58
Tipologia unità: Fascicolo
Supporto: cartaceo
Legatura: Busta 3, cc. 250 - 253
Descrizione estrinseca: Fascicolo cartaceo
Data topica: Mossul
Numero corda: 421
Contenuto:
Garovaglio racconta alla figlia come la sua partenza da Djeziret sia stata rinviata a causa della piena del Tigri dovuta alle insistenti piogge dei giorni passati. Ha quindi approfittato per incontrare l'arcivescovo e completare la visita della città e dei suoi dintorni. La partenza per Mossul è stata intrapresa, non appena il fiume si è reso guadabile, sotto la guida di un nuovo e valido zaptie. Durante il percorso ha potuto constatare ancora una volta i disastri provocati dalla nevicata di quell'anno: cadaveri di bestiame sparsi ovunque. Il viaggio, lungo e faticoso, attraverso un paesaggio desolante, ha però consentito di raggiungere Mossul. La vista della città l'ha estasiato.
Come consigliatogli da Felix Bertrand e dai padri di Mardin, si è recato presso il palazzo della Delegazione apostolica, dove lo si attendeva già da qualche giorno e dove ha trovato una calorosa accoglienza.
Narra d'aver trascorso la giornata di S. Tommaso d'Aquino presso il convento dei Padri domenicani, dove era stata organizzata una festa con musica, una rappresentazione teatrale ed un ottimo pranzo. In tale occasione ha potuto visitare il collegio ed il seminario annessi al convento e inoltre il convento delle suore francesi.
Annuncia che compirà un'escursione con il Console francese Siouffi, il quale si è inoltre offerto di aiutarlo a decifrare alcune iscrizioni e gli ha fatto dono di alcune pregevolissime "anticaglie" del luogo.
Dichiara d'aver ricevuto le lettere della figlia e di Aicardo e conclude salutando parenti e amici.
Come consigliatogli da Felix Bertrand e dai padri di Mardin, si è recato presso il palazzo della Delegazione apostolica, dove lo si attendeva già da qualche giorno e dove ha trovato una calorosa accoglienza.
Narra d'aver trascorso la giornata di S. Tommaso d'Aquino presso il convento dei Padri domenicani, dove era stata organizzata una festa con musica, una rappresentazione teatrale ed un ottimo pranzo. In tale occasione ha potuto visitare il collegio ed il seminario annessi al convento e inoltre il convento delle suore francesi.
Annuncia che compirà un'escursione con il Console francese Siouffi, il quale si è inoltre offerto di aiutarlo a decifrare alcune iscrizioni e gli ha fatto dono di alcune pregevolissime "anticaglie" del luogo.
Dichiara d'aver ricevuto le lettere della figlia e di Aicardo e conclude salutando parenti e amici.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/unita/MIUD014A39/