Garovaglio, ormai in viaggio di ritorno, racconta alla figlia gli ultimi giorni a Baghdad, e il tragitto in battello fino a Bassora, che è proceduto tranquillamente senza alcun problema.
Bassora ha un pessimo clima, ovunque si trovano canali e acquitrini e la popolazione è miserabile.
In quella città si è imbarcato su una nave per Bombay. Il capitano ed il secondo parlano un po' di francese e quindi pensa di potersela cavare anche in questa occasione; il trattamento è d'altra parte buonissimo. La temperatura è molto elevata, tanto da averlo indotto a trascorrere le notti in coperta.
Anche sulla nave ha fatto nuove conoscenze: particolarmente gradita gli è risultata quella della moglie del console di Bassora, persona piacevolissima, che va a trascorrere l'estate a Londra.
Racconta d'aver assistito a straordinari spettacoli prodotti dalle onde del mare, che l'hanno lasciato "trasognato".
Il viaggio verso Bombay procede tranquillamente ma a rilento, anche per le numerose soste intermedie, tanto che occorreranno sicuramente più dei dodici giorni previsti per raggiungerla.
Giunto a Bombay e alloggiato in uno dei migliori alberghi della città, completa quest'ultima lettera alla figlia, comunicandole che prevede di arrivare in Italia intorno alla metà di giugno.