Galiberti trasmette a Lingeri quanto scritto dalla SCALE di Trieste, la quale si dichiara ben lieta nel riprendere i rapporti commerciali, anche se solo per piccoli ordini di lampade, dal momento che i macchinari sono in via di montaggio in nuovi locali, a seguito della requisizione della fabbrica originaria da parte dei tedeschi per scopi militari. Galiberti chiede quindi a Lingeri di trasmettergli le sue occorrenze e il grado di urgenza delle stesse.