Terragni invia a Lingeri, in allegato, la lettera che ha spedito ad Adriano Olivetti e a Giò Ponti (1), nella quale fa notare come, durante la riunione per festeggiare i premiati per le opere compiute nell'urbanistica e nell'architettura, fra i benemeriti dell'architettura non sia stato citato, certo per una "involontaria dimenticanza", il fratello Giuseppe Terragni, "da tutti riconosciuto come il pioniere ed il caposcuola dell'architettura moderna".