Augusto Magnaghi; Mario Terzaghi.
La chiesa si collega ad un complesso di edifici preesistente, all'interno di un giardino ricco di essenze pregiate. Uno dei fianchi della chiesa, infatti, si apre 'a soffietto' in una serie di affacci verticali, nascosti l'uno alla vista dell'altro, e rivolti verso un cedro del Libano. Lo spazio sacro è risolto in un'unica aula a pianta rettangolare culminante nell'altare maggiore; gli altari minori sono collocati nelle pieghe della parete 'a soffietto'. L'esterno è rivestito in litoceramica marrone scuro.
Committente: Curia Arcivescovile di Milano.
Progetto realizzato.
Unità archivistica, n. 9 unità documentarie.