In rapporto alla richiesta di formalizzazione del dono Martignoni (recinti funerari del Monsorino, Golasecca), la Consulta chiede di "essere dispensata dal farsi esecutrice di una convenzione, nelle cui riserve si cela un principio lesivo alla propria dignità", rivendica i poteri, operativi e non meramente consultivi, che lo sono attribuiti dal suo decreto istitutivo e dal regolamento funzionale, rifiuta ogni collaborazione scientifica nella gestione dei materiali del M.P.A. con l'Ispettore per gli Scavi e Monumenti Pompeo Castelfranco e con chiunque non sia "persona da essa proposta e di valore incontestato nelle dottrine archeologiche"; infine contesta che il dono Martignoni possa rappresentare il primo nucleo di un museo preistorico milanese, ricordando l'esistenza di una raccolta paletnologica "già abbastanza considerevole e importante" presso il Civico Museo di Storia Naturale di Milano.