Riferita ad adunanza ordinaria, contiene: lettura ed approvazione del verbale dell'adunanza 13 marzo 1867; relazione del consultore Caimi sul viaggio da lui effettuato alla villa dei Picenardi, per organizzare il trasferimento delle iscrizioni e sculture acquistate per il M.P.A., e decisioni in merito al trasporto di un pesante architrave; esame della richiesta di assegnazione di un alloggio nel palazzo di Brera, avanzata dal custode del museo; partecipazione dell'avvenuta consegna al museo della raccolta Giani, di un affresco rappresentante S. Giuseppe, della demolita chiesa del Giardini, di un capitello in stile lombardo, dono della signora Maccia Malvezzi, e di una testa di animale mostruoso in pietra; notizia dell'offerta dei seguenti doni: utensili romani in ferro e olle, dalla vedova del consigliere comunale Modesto Gavazzi, utensili in ferro e bronzo, dal nobile Francesco Vitali, parti di sagome architettoniche, dai fratelli Tensi, cippo romano con tre busti ed iscrizione, dal nobile Carlo Venino; richiesta di informazioni sul progetto dell'amministrazione comunale di collocare lapidi, commemorative dei milanesi caduti nelle guerre d'indipendenza, nei vani interni delle finestre che si affacciano sul cortile principale del palazzo civico (palazzo Marino). Al verbale dell'adunanza è allegato un estratto di articolo a stampa, intitolato "Agli amatori delle antichità artistiche", nel quale si fornisce notizia del rinvenimento degli impianti di un mosaico antico, e di altro materiale, in un podere situato nel comune di Castagneto (Livorno), di proprietà del signor Domenico Ambrogi.