Segnatura definitiva: 2385/1 - 2
Tipologia unità: Unità documentaria
Tipologia documentaria: Minuta di verbale
Supporto: Cartaceo
Descrizione estrinseca: Unità documentaria, minuta firmata di verbale
Data topica: Milano
Note: La minuta di verbale è autografa di Carotti.
Numero corda: 2385
Contenuto:
Riferita ad adunanza ordinaria, contiene: lettura ed approvazione del verbale dell'adunanza 6 giugno 1888; notizia dell'approvazione ministeriale al concorso economico della Consulta per la pubblicazione delle epigrafi milanesi a cura della Società Storica Lombarda; comunicazione della risposta della fabbriceria della chiesa di S. Babila in merito a due lapidi della chiesa di "S. Celestino" (S. Pietro Celestino) ed incarico al consultore Seletti di constatare che esse siano rese accessibili agli studiosi; notizie relative a pratiche per il recupero della lapide e del medaglione donati dai signori Tatti e Martines e ad una lapide del XIV secolo, proveniente dalla Cascina Rossa; comunicazioni in merito ai seguenti argomenti: monumenti esistenti presso edifici in corso di demolizione in via Ratti, che l'ing. Enrico Peregrini si è impegnato ad ottenere per il M.P.A., promessa di dono di una lapide, di proprietà dei signori Vonwiller, Sardi e Donati, commemorante il passaggio di Carlo III di Spagna e deposito, dall'Accademia di Brera, di oggetti provenienti dal legato del marchese Ala Ponzone; approvazione dell'acquisto, fatto dal Presidente all'asta della collezione Baslini, di un'ara destinata al culto mitriazo e due lapidi con epigrafi; lettura di una relazione su doni e acquisti pervenuti al museo nel 1888 e decisione di pubblicarla nell'Archivio Storico Lombardo; approvazione della proposta di acquisto di una testa in terracotta di S. Giovanni decollato, di proprietà dell'antiquario Angiolini; decisione di effettuare pratiche per l'acquisizione di un bassorilievo di scuola lombarda, di proprietà del signor De Amici; discussione in merito alle migliori opportunità di conservazione dei bassorilievi dell'antico arco di Porta Romana (dopo la morte del proprietario della casa sul cui fronte sono infissi) e ad oggetti esistenti presso la basilica di S. Ambrogio, che la fabbriceria responsabile promise di raccogliere in uno spazio espositivo adiacente alla chiesa.