Unità compresa in: Adunanze della Consulta

Emilio Barbiano di Belgioioso e Giulio Carotti (1890 aprile 12)

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Segnatura definitiva: 2395/1 - 3

Tipologia unità: Unità documentaria

Tipologia documentaria: Minuta di verbale

Supporto: Cartaceo

Descrizione estrinseca: Unità documentaria, minuta firmata di verbale

Data topica: s.l. (Milano)

Note: La minuta di verbale è autografa di Carotti.

Numero corda: 2395

Contenuto:

Riferita ad adunanza ordinaria, contiene: lettura ed approvazione del verbale dell'adunanza 4 marzo 1890; lettura del ringraziamento di Carlo Ermes Visconti alla lettera indirizzatagli dalla Consulta; decisione di rimandare per un periodo di prova di un anno la deliberazione definitiva in merito alla proposta di Pompeo Castelfranco di applicare ai materiali in ferro del museo un suo sistema di conservazione; discussione in merito a tre dipinti ad olio su tela, provenienti dal soffitto della sala della Ragioneria nel palazzo del Broletto, offerti dalla Prefettura al M.P.A., ma dalla Consulta considerati più utili all'amministrazione civica; parere negativo alla proposta di acquisto della lapide funeraria di Gabardo Rusca (schizzo con trascrizione in calce al verbale), offerta dall'avvocato Odescalchi di Como; discussione sulle gratifiche da corrispondere agli inservienti dell'accademia di Brera, per il servizio di sorveglianza al M.P.A.; notizie delle difficoltà sorte con il signor Radice, per ottenere la cessione di un cippo romano e della concessione di realizzare calchi parziali del monumento Rusca, accordata al prof. Consonni dell'Accademia di Brera; comunicazione di nuovi materiali, provenienti da scavi cittadini, acquisiti dal museo; decisione di chiedere all'ingegnere municipale De Simoni una copia dei rilievi effettuati a seguito dei ritrovamenti occorsi nei lavori della nuova via Sempione; partecipazione degli interventi svolti da Giulio Carotti presso i signori Besana e Peregrini (al fine di raccogliere dati sulle circostanze di rinvenimento degli oggetti da loro donati al museo l'anno precedente) e presso l'architetto Broggi (perché dono gli oggetti scoperti nella costruzione della sua casa in via Sempione); esame dei materiali in ferro sottoposti ad esperimento conservativo da Pompeo Castelfranco e provvedimenti relativi alla collocazione di alcuni oggetti in museo.

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