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Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente ([1811 marzo 13])
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Segnatura definitiva: 16
Tipologia unità: Unità documentaria
Tipologia documentaria: Lettera
Supporto: Cartaceo
Descrizione estrinseca: Unità documentaria, copia di lettera
Data topica: [Milano]
Note: (75) Per un prospetto della consistenza delle serie numisrnatiche che comonevano la collezione del Gabinetto di Brera, si vedano il volume stampa di G. CATTANEO "Catalogus poputorum, urbium et regum quorum numi adservantur in museo regio officinae monetariae mediolanensis", Milano, Regia Tipografia, 1813 ed il quadro riassuntivo della situazione all'anno 1815 in Annali 1815, pp. 27 verso - 29 verso. La distinzione che in entrambi viene fatta tra "monete" e "medaglie" va interpretata, naturalmente, alla luce di usi e convenzioni della dottrina numismatica ottocentesca e non presa alla lettera, come fanno, per esempio, A. Savio e G. Della Ferrera (SAVIO - DELLA FERRERA 1990, p. 358), i quali identificano il patrimonio medaglistico del Gabinetto di Brera nell'anno 1813 in ben 27.793 unità, su un totale di 34.512 esemplari numismatici complessivi, il che appare francamente incredibile, tenendo conto del fatto che, a tutt'oggi, le collezioni civiche milanesi non possiedono una tale quantità di medaglie e che una semplice scorsa al citato quadro riassuntivo negli Annali 1815 sarebbe bastata a giustificare l'opportunità di usare molta prudenza nell'adozione alla lettera della terminologia nurnisma,tica ottocentesca: Cattaneo, infatti, vi qualifica come "medaglie antiche latine" quelle che socio indubitabilmente monete, e cioè "Assarj di bronzo", "Consolari" e "Imperiali", così come elenca pure la consistenza di improbabili "Medaglie antiche Greche". (76) Luigi Stefanoni, impiegato come cassiere presso il ministero delle Finanze del Regno Italico, fece da tramite fra Sanclemente e Cattaneo per la riscossione, a Cremona, dei mandati di pagamento relativi alla cessione al Gabinetto di Brera della collezione numismatica Sanclemente. Parrebbe di capire (ma i riferimenti in proposito, nella corrispondenza tra Cattaneo e Sanclemente, non sorto molto chiari) che si tratta di persona diversa dallo Stefanoni cugino di Sanclemente stesso, che questi indica con il nome di "Antonio" (cfr. la lettera 29 giugno 1811, n. 27).
Numero corda: 16
Contenuto:
In quanto alla parte economica io spero ch'Ella avrà motivo di essere soddisfatto del mio contegno, nuilla standomi più a cuore, che di provarle, con quei mezzi che sono in mio potere, la venerazione e l'affetto ch'io nutro per la di Lei carissima persona. Non mi lasci mancare sue preziose notizie: mi conservi la di lei stima e pregandola di riverirmi distintamente il deg[nissi]mo Sig.[no]r Stefanoni (76) mi dico
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