Venerat[issi]mo Sig.[nore] Pron Col[endissi]mo
ricevetti ieri l'altro il piego favoritomi con dentro le copie del suo erudito lavoro sopra le due medaglie inedite, che furono da me immediatamente distribuite a quelli, ai quali erano dirette, e che mi hanno incombenzato di ringraziarla distintamente. In quanto al mio parere che desidera, non esito punto a dichiararmi in di Lei favore, non per adulazione, ma per sentimento, in vista delle ragioni addotte, che militano troppo bene per Lisso di Creta. Quanto parimente all'altra di Eraclio egregiamente vedo spiegato e quanto appartiene alla storia, e quanto all'applicazione del soggetto di cui si tratta. E mi rallegro di codesti sì felici preludi, per le cose avvenire di tanta maggior estensione, e rilievo, che si è proposto di dare alla luce.
ll Sig.[nor] Pedrotti non ha avuto tempo di esaminare se abbia e quali medaglie possa proporre per il cambio. Si riserva perciò di farlo in breve. Dimando poi mille scuse della mia balordaggine per non aver riflettuto che il conto da me proposto antecedentemente andava bene, e che il primo Esemplare spedito a Milano per mezzo del Sig.[nor] Guiscardo Barbò era stato già pagato.
In proposito de pagamenti Venerat[issi]mo Sig.[nor]e bisogna, che sappi, che ne mio cugino può accreditarsi, ne io posso ricevere il pagamento del ultimo sborso da lei fatto nel Tesoro, se non mi rimanda la ricevuta, come intenderà meglio dalla lettera del cugino alla quale mi rimetto (117). Circa poi l'altra somma particolare a me spettante, se le fosse comodo, giacché fra giorni deve venire a Milano il Sig.[nor] Beltrami incisore, potrebbe favorirmi, di spedirmela per di lui mezzo siggillata al suo ritorno; così eviteressimo i giri, che devono fare le ricevute pagandosi al Tesoro.E qui io con la più distinta stima mi dò l'onore di signarmi
Devot[issi]mo Obblig[atissi]mo Ser[vitor]e e A.[mico]