Unità compresa in: Corrispondenza tra Gaetano Cattaneo ed Enrico Sanclemente

Gaetano Cattaneo ad Enrico Sanclemente ([1812 ottobre 7])

precedente | 60 di 77 | successiva

Segnatura definitiva: 60

Tipologia unità: Unità documentaria

Tipologia documentaria: Lettera

Supporto: Cartaceo

Descrizione estrinseca: Unità documentaria, copia di lettera

Data topica: [Milano]

Note: (199) Copia di lettera (LA GUARDIA 1985, n. 413). (200) Il celebre numismatico Franz Neumann (Krems s. Donau, 1744Vienna, 1816) fu responsabile del Gabinetto Imperiale e titolare della cattedra di Numismatica ed Antichità in Vienna. Cattaneo lo conobbe in occasione del viaggio compiuto nell'estate del 1812, ma era in rapporto epistolare con lui già da alcuni anni; nella Corrispondenza extra - ufficio del Gabinetto di Brera si conservano, infatti, le copie di dieci lettere che Cattaneo gli indirizzò dal gennaio 1808 all'aprile 1816 (LA GUARDIA 1985, nn. 5, 34, 437, 443, 501, 506, 526, 534, 571, 644). (201) Adolf Heinrich von Schlichtegroll (Getha, 1764 - Monaco, 1822) fu direttore della Biblioteca e conservatore del Gabinetto numismatico di Ernesto Il di Baviera, oltre che (dal 1807) segretario generale dell'Accademia delle Scienze di Monaco (LA GUARDIA 1985, n. 412, con ulteriore bibliografia). Dal 1812 al 1820 Cattaneo gli indirizzò quindici lettere (LA GUARDIA 1985, nn. 412, 559, 567, 585, 590, 605, 612, 616, 634, 691, 781, 852, 965, 977; della quindicesima lettera, scritta nel settembre 1820, non è rimasta trascrizione nei copia - lettere del Gabinetto di Brera, ma soltanto notizia: cfr. LA GUARDIA 1985, n. 977). Cattaneo conobbe Schlichtegroll a Monaco di Baviera nell'estate del 1812 e ne fu accolto con grande cortesia e liberalità (gli fu consentito di accedere senza restrizione alle raccolte librarie e numismatiche ducali e gli vennero fornite lettere commendatizie per Voigt a Weimar e Uhden a Berlino). Di ritorno a Milano, il 3 ottobre egli scrisse una lunga lettera di ringraziamento, con la quale ebbe inizio un costante rapporto epistolare, arricchito dall'invio di libri ed estratti, dagli scambi di notizie su comuni amicizie e conoscenze. (A. Mai, C.F. Jacobs, F.I. von Streber, J.G. Lipsius, D. Sestini, G. Scopoli, E.M. Cousinèry) e dalla reciproca presentazione di viaggiatori ed eruditi in visita, come il bibliografo americano Joseph Green Cogswell (presentato a Cattaneo da Schlichtegroll nel 1818), il bibliotecario di Monaco Scherer (in visita a Milano con il conte Pablen nel 1820) Giuseppe Acerbi (a cui Cattaneo consegnò una lettera commendatizia per l'amico bavarese, in occasione del viaggio da lui compiuto in Austria e Germania nel 1814) e lo stesso principe di Baviera, al quale Cattaneo era stato presentato da Schlichtegroll durante il soggiorno a Monaco del 1812 e che nel 1816 visitò il Gabinetto di Brera. infine, fu soprattutto grazie all'interessamento dello Schlichtegroll, all'epoca segretario dell'Accademia delle Scienze di Monaco, che Cattaneo ne fu nominato membro corrispondente nel 1815. (202) Christian Friedrich Jacobs (Gotha, 1764 - 1848), filologo, erudito e scrittore di testi per l'infanzia, fu direttore della Biblioteca a Gotha, insegnante nel locale liceo e responsabile del Gabinetto numismatico, oltre che membro dell'Accademia delle Scienze di Monaco, socio corrispondente dell'Istituto di Francia e responsabile delle collezioni del castello di Friedenstein (Biographie universelle 1843 - 1865, X, pp. 459 - 463). Abbiamo notizia di due lettere indirizzategli da Cattaneo il 22 gennaio ed il 7 giugno 1817 (LA GUARDIA 1985, nn. 710, 760), contenenti scambi di dati sugli incrementi dei rispettivi medaglieri ed informazioni relative a comuni amici, come Angelo Mai, Giovanni Scopoli, Karl August Boettiger. Nella lettera del 22 gennaio, Cattaneo gli comunica di avere ricevuto l'offerta di sostituire il defunto Neumann nella direzione del Gabinetto imperiale di Vienna, ma di averla fifiutata ("Je voudrais pouvoir dire, come vous: il me suffit de l'avoir meritè"). Nella missiva successiva gli fornisce invece notizie circa una collezione di manoscritti della Biblioteca Ambrosiana, si lamenta degli ostacoli frapposti ai suoi progetti per il Gabinetto braidense dalla burocrazia austriaca, chiede il di lui parere circa una disputa numismatica che lo oppone all'arciduca Massimiliano d'Austria e si complimenta per la stampa del catalogo sulle monete greche del Gabinetto ducale di Gotha. (203) Cfr. nota 197.

Numero corda: 60

Contenuto:

Mi è grato oltremodo riprendere seco lei l'interrotta corrispondenza, dopo avere visitati pressocché tutti i pubblici e privati Musei della Germania. Non so abbastanza esprimerle il vivo desiderio, che ognuno dei non pochi coltivatori della numismatica, di quelle parti, mi ha dimostrato di possedere l'eruditissima di lei recente opera. lo ho promesso a Neumann (200), Schlichtegroll (201), Jacobs (202) e tanti altri di tal classe di far di tutto per appagare codesto loro giustissimo desiderio. Principio pertanto dal farne parola oggi all'illustre di lei autore per sapere se ne abbia esemplari disponibili, offrendo tutta la mia ecoperaz.[io]ne per la relativa spedizione.
Fra le molte lettere che mi giunsero nel mio viaggio vi fu quella del mio aggiunto (203) nella quale m'informava del di lei riclamo di £: 100 ancora in totale compimento della somma legalmente stipulata fra noi due, ed in concorso del di lei Sig.[nor] Cugino. Allorché io ne fui informato ebbi luogo di maravigliarmi estremamente, che il Sig=[no]r Stefanoni le abbia fatto rilevare una siffatta mancanza, dopoché (e ne attesta la sua coscienza, se non la ]abile sua memoria) quando ci accorgemmo amendue dello sbaglio da me fatto nello esprimere entro l'obbligo scritto di mio pugno, una somma maggiore della convenuta, egli stesso mi disse, che trattandosifra galantuomini (sono le precise sue parole) non valeva la pena di rimettervi la spesa del bollo rinnovando la carta; e di ciò non si credette nemmeno di doverle fare cenno.
Dopo la maniera franca e leale, e dopo tutte le tacilitazioni ch'io ho costantemente portato nel combinamento e nell'evasione di così nobile affare, non so negarle ch'io mi sarei alla fine aspettato tutt'altro che un riclamo che mi fa supporre, se non vantaggioso, almeno inesatto e trascurato nell'adempiemento de' miei impegni. Se la somma stipulata non riesce quale Ella aveva divisata, non può esserne incolpato che il Sig = [no]r Stefanoni med[esilmo, che ne fece il calcolo, e che la indusse anzi ad esiggere in allora una somma di £: 3000 maggiore di quella ch'Ella stessa mi aveva già p[ri]ma dichiarata e che io acconsentir di aggiungere solo per darle una prova della stima ch'io le portava, e per diminuirle così il dolore della privazione di oggetti i quali p [er] tant'anni avevano formato le sue delizie. lo pertanto non poteva, né doveva farle pagare dalla Dire =[io]ne G=[enera]le cui appartengo, che la somma determinata sul documento di Lei originale e di piena di Lei soddisfazione. Ma ad onta di tutto ciò, Ella disponga pure della controversa somma sopra di me, ch'io sono disposto a fare ben altri più rilevanti sagrificj per mantenermi nella benevolenza ch'Ella mi ha così gentilmente accordata dal punto ch'io ebbi la fortuna di conoscerla di persona.
Vedendo l'amab.[ilissi]mo Sig[nore] Ab[at]e Caccia, la prego di dirgli che, fedele alle mie promesse, ho al fine potuto procurargli la medaglia d'oro di Nerva che tanto desiderava. Essa è conservatissima e ne sarà contento: ha il tipo delle mani giunte colla leggenda CONCORDIA EXERCITVVM. Quella della testa è la seguente IMP NERVA CAES AVG PM. TR P. COS III P.P. Caput laureat. ad d. Io accetterei volentieri in cambio qualche buona medaglia greca di quelle ch'egli m'ha altra volta mostrate, riportandomi intieramente nel quanti interest alla di lei autorevole mediazione. Mi conservi la di Lei preziosa amicizia e pregandola dé miei rispetti al Sig.[nor] C.[avaliere] Ponzoni ed al Sig.[nor] Perotti [Pedrotti], sono &cc.

espandi | riduci

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).