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Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo (1812 ottobre 28)
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Segnatura definitiva: 63
Tipologia unità: Unità documentaria
Tipologia documentaria: Lettera
Supporto: Cartaceo
Descrizione estrinseca: Unità documentaria, lettera autografa firmata
Data topica: Cremona
Note: (211) Autografo firmato. Sul verso: "Al Veneratmo Sig.e/II Sig.e Cattaneo Conservatore del/Regio Gabinetto di Medaglie ec./Milano". (212) Si riferisce alle tre copie dell' "Illustrazione di un vaso antico di vetro (... )", pubblicata da Sestini (cit. in nota 206), che l'autore affermava di avere inviate una prima volta a Milano fin dall'estate 1812, perché fossero divise tra Cattaneo, Sanclemente ed Ala Ponzoni, ma che si smarrirono lungo la strada. Sestini ne inviò altri tre esemplari il 24 ottobre 1812 (SESTINI 1811 - 1831, n. 15) e Cattaneo ne accusò ricevuta il 23 novembre successivo (LA GUARDIA 1985, n. 430).
Numero corda: 63
Contenuto:
Dal Sign.[or] Ab.[at]e Caccia mi sono state pagate per di Lei conto lire 72 Italiane, e mi diede incumbenza di farle le sue scuse per non averla potuta compiacere in concambio per il Nerva di quelle poche greche, che aveva mostrato piacere di acquistare. E' egli con troppo trasporto innamorato delle sue tavolette. Unirò dunque le sud.[dett]e Lire 72 Italiane alle altre 28, che mi favorirà per mezzo del Sig.[nor] Beltrami, dal quale riceverà insieme a questa la ricevuta a tenore di quella speditami, ed avrò così il contento di avere ricovrati i disegni originali nel medesimo Reale Gabinetto, nel quale ebbi l'onore di porgli la maggior parte del mio Medagliere. Riceverà pure dal d.[ett]o Sig.[nor] Beltrami gli accennati disegni[.]
Saranno più di due Mesi che il commune Amico Sestini scrisse di aver spedita l'ultima copia, che le restava della mia ultima Opera Numismatica a Mantova consegnata al vetturale di quella Corte di Toscana, eppure sin'ora non è arrivata ancora al suo destino, come ultimamente mi è stato notificato, così forse sarà accaduto, di quegli esemplari spediti a Milano (212).
Per quelle copie della sud[dett]a mia Opera da farsi venire da Roma, per le quali Ella si offre gentilmente di facilitarne il trasporto, ma che però io intendo, che si faccia a tutte mie spese, penso di scrivere al Sestini perche se quelle, che furono ad esso spedite giacessero ancora invendute, mi faccia egli il piacere di mandarle al Sig[nor] Neuman a Vienna, e poi ad altri secondo che ne fossero rimaste. In proposito delle quali se quelle pure che favorì Ella di mandare a Parigi fossero ancora disponibili, la pregherei di fare il simile.
La prego conservarmi la sua grazia, e credermi di tutto cuore[.]
Il di Lei Obblig[atissi]mo e Devot[issi]mo Ser[vito]re e Amico[.]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/unita/MIUD031565/