Appena ricevuto il grad[itissi]mo di Lei foglio mi diedi premura di praticare le possibili diligenze per copiare io stesso le iscriz[iolni ch'Ella desidera. Ella però mi fece l'onore di credermi assai istrutto ch'io non sono in questa materia, non indicandomi il luogo dove dette iscriz=[io]ni si dovevano rintracciare. Quello però che io non era capace di trovare da me, ho procurato di rinvenirlo colla scorta del dott=[issi]mo e gent=[ilissi]mo Abate Mazzucchelli Dottore dell'Ambrosiana (227) che è il più gran bracco (mi perdoni quest'espressione) che abbiamo nella Capitale, non solo p[erl ciò che spetta alle cose patrie, ma ben anche in ognì ramo dello scibile letterario. Malgrado però un siffatto sussidio Ella vedrà, dalla nota originale stesa dallo stesso Mazzucchelli, che le trasmetto, quanto sia riuscita infruttuosa la mia ricerca. Se per lo stesso mezzo Ella abbisognasse d'ulteriori notizie, io mi farò un vero pregio di procurargliele, colla lusinga di essere più fortunato di quello ch'io fui nella presente commissione[.]
Mi onori dè più grad=[itissi]mi commandi e della preziosa sua amicizia e mi creda[.]