Rispondendo alla sua lettera del 30 gennaio, si scusa del ritardo, dovuto all'assenza dal Cairo per motivi di lavoro. Riassume i mutamenti della situazione politica locale (rinnovato impulso agli scavi, inaugurazione di nuove cattedre d'insegnamento di scienze collegate all'archeologia, costruzione di un grande museo nazionale nel centro del Cairo), che consigliano di accantonare, per il momento, le richieste di esportazione di monumenti, anche se non dispera che si presenti, per l'avvenire, qualche opportuna occasione di ottenere esemplari doppi. A tale scopo ("per disporre bene il terreno") suggerisce di concedere un'onorificenza del governo italiano a Mariette e Brugsch. Propone pure l'istituzione in Italia di una cattedra di lingua copta e geroglifica, da affidare a Marco Kabis, già segretario del cardinale Mai, trasuttore in latino dei testi copti delle biblioteche romane ed Ispettore degli scavi in Egitto. Per quanto concerne la richiesta di inviare materiale egizio al Congresso internazionale di antropologia preistorica, assicura che farà il possibile, purché il suo nome non compaia, dal momento che "Il Sig.r Quatrefage quando venne in Egitto in occasione delle feste dell'Istmo di Suez, seguitò a fare delle raccomandazioni al Sig.r Mariette affinché serbi per il museo di Parigi tutto quello ch'egli trova, ed il Viceré gliene fece promessa". Confida di avere in corso, da più di due anni, periodiche spedizioni, al Museo Civico di Milano, "di una collezione di circa 200 crani Egizi di tutte le epoche, e di tutte le parti dell'Egitto", frutto di una selezione fra gli esemplari che fu costretto a spedire a Parigi all'epoca dell'Esposizione Nazionale. Lo informa che, nella cassa inviatagli tramite il comune amico marchese Antinori, troverà alcuni piccoli oggetti antichi egizi per sua moglie e quattro crani "delle più antiche dinastie", dei quali potrà disporre come meglio crede.