Unità compresa in: Capitolo di Santa Maria della Scala - Possessione e feudo di Castelvisconti

"Instrumentum sententiae" (1422 agosto 19)

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Segnatura provvisoria: 50

Segnatura definitiva: b. 4, f. 1

Tipologia unità: Pergamena

Supporto: membranaceo

Formato: 1700 x 315 mm

Consistenza: atto singolo, num. rec. cc. 20

Descrizione estrinseca: Pergamena membranaceo, atto singolo, num. rec. cc. 20, mm 1700X315 mm

Conservazione: discreto

Data topica: Milano

Note: Notaio Giovanni Marco "de Bollate". Originale Atto singolo. membranaceo su quattro pergamene cucite insieme. A tergo "1422 Sententia contra Communitatem Cremonensis" coeva, ampio regesto del XVII. Nota di Ippolito Cereda "Questa pergamena venne trascritta da me sottoscritto per ordine dell'Egregio avvocato Giovanni Rigolini. Lunedi 7 aprile 1862". Allegata copia autentica manoscritta del 1862 aprile 7 ad opera di Ippolito Cereda e copia della lettera ducale ,1422 settembre 15, manoscritta e dattiloscritta, l'originale, con sigillo di Filippo Maria Visconti a conferma della sentenza risulta al momento disperso. La camicia comprende un ampio regesto di mano settecentesca.

Numero corda: 50

Contenuto:

Sentenza emessa dai magistrati delle entrate straordinarie del Duca di Milano, Umbertino "de Ghiringhellis" e Dante "de Castilliono", nella lite tra il R.C.S.M.S. da una parte e il Comune di Cremona dall'altra.
La sentenza stabilisce che il Comune di Cremona non ha alcun diritto sulla roggia di Castel Visconte e che pertanto i canonici possono far spallare, rimordellare, allargarene il cavo roggia dalla Bocca del Naviglio, che non รจ tenuta ad alcuna modulazione, in modo di avere tanta acqua quanta ne attingevano al tempo di Gian Galeazzo Visconti.
Inoltre il Comune di Cremona viene condannato al pagamento delle spese della lite.

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