Unità compresa in: Capitolo di Santa Maria della Scala - Possessione e feudo di Castelvisconti

"Instrumentum sententiae" (1512 ottobre 2)

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Segnatura provvisoria: 58

Segnatura definitiva: b. 4, f. 9

Tipologia unità: Pergamena

Supporto: membranaceo

Formato: 2510 x 300mm

Consistenza: atto singolo

Descrizione estrinseca: Pergamena membranaceo, atto singolo, mm 2510x300mm

Conservazione: ottimo

Data topica: Milano

Note: Notaio Bartolomeo Fossato. Sottoscritta da: Giovanni Battista Appiano, regio senatore, e Giovanni Ambrogio "de Micheriis", suo cancelliere. Originale. Regesto del XVII secolo. Atto singolo. membr. 6 perg. cucite insieme.

Numero corda: 58

Contenuto:

Processo e sentenza emessa da Giovanni Battista Appiano, regio senatore e delegato dal re Ludovico, nella causa tra il R.C.S.M.S. rappresentato dal suo procuratore Giovanni Iacobo Azzano, canonico da una parte, e la comunità di Cremona e i deputati del Naviglio di Cremona dall'altra.
La sentenza stabilisce, richiamandone altre, che la seriola Castelvisconta non è sottoposta a restrizioni o ordini da parte dei deputati del Naviglio di Cremona e deve poter portare tanta acqua quanta ne serve per l'irrigazione dei beni dei canonici e per il funzionamento del Mulino in Castelvisconti, cioè 40 once di acqua secondo la misura cremonese. La comunità di Cremona e i deputati vengono condannati a pagare le spese processuali in 300 lire imperiali.

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