Unità compresa in: Distinta alfabetica delle chiese

Arluno, Sant'Antonio da Padova (1843 - 1850)

precedente | 3 di 194 | successiva

Segnatura provvisoria: b. 35, fasc. 2

Segnatura definitiva: Giuspatronati 76

Note: L'oratorio di Arluno pervenne all'Ospedale Maggiore di Milano in forza del testamento del 7 gennaio 1831 di Giovanni Battista Agudio Andreetti, insieme alla casa civile con orto e giardino e altri beni. L'oratorio era stato venduto nel 1776 ad Agostino Agudio Andreetti dal marchese Teodoro Giorgio Triulzi, feudatario di Sesto Ulteriano e Cologno. Da un tipo planimetrico del secolo XVIII si rileva la struttura barocca dell'oratorio, incorporato nell'edificio rurale, con facciata sulla strada, e dotato di presbiterio, sagrestia e tribuna. Nel 1848 l'oratorio subì qualche danno, quando vi furono alloggiate le truppe austriache. Nel 1850 il parroco di Arluno, per incarico dell'Arcivescovo, riconsacrò la cappella. L'oratorio e l'edificio annesso furono permutati con altri beni nel 1859 (notizie tratte dalla nota d'archivio anonima premessa al fascicolo).

Numero corda: 96

Contenuto:

Inventari degli arredi sacri della chiesa di Arluno; notifica delle riparazioni occorrenti alla chiesa per danni provocati dai soldati austriaci acquartierati nell'edificio; notizie storiche e rapporti d'archivio sulla chiesa, pervenuta all'Ospedale con l'eredità Andreetti.

espandi | riduci

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).