Unità compresa in: Distinta alfabetica delle chiese

Bareggio, Cascina Figina, Santa Maria delle Grazie (1630 - 1877)

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Segnatura provvisoria: b. 38, fasc. 2

Segnatura definitiva: Giuspatronati 78

Note: Nella cascina Figina fu fatto fabbricare, prima del 1630, un oratorio dedicato a Santa Maria delle Grazie, dal reverendo Pietro Figino. Questi che morì a Cremona con testamento 29 maggio 1630, dispose che s'impiegassero nel Banco di S. Ambrogio di Milano 1000 ducati, affinché la rendita rendesse possibile la celebrazione di una messa quotidiana nell'oratorio da sacerdoti nominati dai discendenti maschi della famiglia ed in mancanza di quelli dai reverendi abbati di S. Simpliciano. In forza della legge 1 novembre 1797 la dotazione della messa venne appresa dal fondo di religione e la messa non fu più celebrata. Il conte Carlo Calderari divenuto proprietario della possessione Figina e quindi anche dell'oratorio, onde ripristinare la celebrazione della messa quotidiana, dispose con testamento 8 agosto 1854 che l'Ospedale Maggiore di Milano, di lui erede, dovesse corrispondere annualmente ed in perpetuo la somma di lire 1200 austriache.

Numero corda: 98

Contenuto:

Atti relativi alla istituzione di un beneficio di cappellania con messa quotidiana nell'oratorio della cascina Figina, fondato da Pietro Figino con testamento 29 maggio 1630, rogato dal notaio Battistagno di Cremona; dotazione del beneficio e donazione di reliquie all'oratorio da parte di Camillo Figino; note storiche e rapporti d'archivio; atti di causa tra il cappellano Paolo Meda e l'ultima discendente della famiglia Figini in merito al diritto di patronato sulla cappellania; carteggio relativo al progetto di ripristino della messa sospesa per disposizioni governative; elenchi degli arredi sacri necessari per il ripristino della cappella della cascina e la celebrazione delle messe.

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