L'esito lusinghiero avuto dal primo volume di racconti, intitolato "Prime follie", edito dal Quadrio di [costi], lo spinge a fare a Treves una proposta. Del libro si sono favorevolmente occupati Verdinois nel "Giornale di Napoli", Farina nella "Rivista Minima", il "Piccolo", il "Roma", il "Giornale napoletano di filosofia e lettere", la "Rivista nuova", la "Nuova Rivista", il "Plinio", "L'Alceo" di Palermo, il "Pensiero" del Sannio, il "Faro" di Genova e molti altri. Scrittori importanti come Bersezio, De Amicis, Farina, Giacosa, Verdinois, [Rindani], lo hanno spronato a pubblicare altri racconti. Vorrebbe stampare il volume "Vita nostra". Per ottenere un'edizione inappuntabile e corretta ha pensato di rivolgersi a Treves. La raccolta conterrebbe una trentina di racconti, dei quali alcuni inediti, preceduti, se Treves vorrà, da una prefazione di Bersezio, Farina o Verdinois. Vorrebbe anche pubblicare una raccolta di racconti del Natale per bambini, sul genere della "Fata di Gina" (pubblicata dal "Giornale dei Fanciulli"). Potrebbe far parte della "Biblioteca illustrata per i ragazzi" o della "Biblioteca per i fanciulli". I racconti sono quasi tutti inediti.