Il testo fa riferimento a un generoso dono della Signora Maria Treves Mosso, [a] una delle più notevoli raccolte documentarie dell'Archivio Storico di Milano, quella "Per i nuovi cento anni", costituita da ... (2) per raccogliere i materiali documentari per la "Storia della nuova Italia". Sono citate le poesie acrobatiche di Remigio Zena. Si dice che il grande editore lombardo non merita di apparire con la piccola vena di avarizia che gli rimproveravano gli autori, come già dimostrato da Ojetti, nell'articolo su "La Lettura" del marzo 1916 (3), e nel bel libro di Mimì Mosso, "I Tempi del Cuore", che pubblicò l'editore Mondadori (4). ...(5) in cui i biografi di Gabriele D'Annunzio documentano il rapporto tra l'editore e lo scrittore. Forse il più prezioso mezzo d'indagine è offerto dall'epistolario di Treves che giace in parte ancora presso la casa Treves (6).