Unità compresa in: Privilegi

"Libro in cui vi sono le copie dei privilegi dichiarati degni di fede, concessi alla comunità dagli imperatori, re, duchi di Milano e dalla repubblica di Venezia, con le copie di molti instrumenti circa l'acquisto delle acque del fiume Brembo e di permuta di beni per far li cavi, per redurre delle acque, in somma tutto ciò che è seguito dall'anno 1081 all'anno 1511 [.]". (post 1511)

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Segnatura provvisoria: 25028

Segnatura definitiva: 1.1.1.1; 1 unità n. 20

Descrizione estrinseca: 1 volume membr., cc. 91, orig. cc. 7 - 85, num. rec. pp. 169, cc. 1 - 6 e c, mm. 225x310, leg. restaurata in pelle con residui di chiusura, italiano e latino

Note: (1) Il contenuto del Codice AA e stato redatto in un inventario delle pergamene, dei registri e degli autografi conservati in Bilbioteca di cui non si conosce l'autore redatto, si presume, ai primi del 900. Si riproduce l'elenco (con qualche correzione). n. 1, 1081 aprile 14; Milano, "Privilegio di Enrico IV col quale dispone che i trevigliesi nulla paghino a chicchessia a titolo di fodro e rimangano sotto la potestà al Monastero dei S.S. Gervasio e Protasio di Milano", p. 1. n. 2, 1137 aprile 9; Fermo, "Privilegio di Lotario II contenente disposizioni uguali al sopracitato di Enrico IV", p. 1. n. 3, 1152 ottobre 31; Norimberga, "Privilegio di Federico Barbarossa simili ai due precedenti", p. 1. n. 4, 1311 gennaio 29; Milano, "Privilegio di Enrico VII di Lussemburgo onde vengano confermati tutti i precedenti privilegi concessi ai trevigliesi", p. 1. n. 5, 1311; Milano, "Privilegio di Enrico VII col quale riceve sotto la sua protezione il comune di Treviglio riscattatosi dalla dipendenza dal Monastero dei S.S. Gervasio e Protasio: concede ad esso comune il merum et mixtum imperium: conferma statuti, privilegi, diritti sul Brembo: riserva a sè ed ai suoi successori l'imposizione delle tasse", p. 2. n. 6, 1218 aprile 30; Pavia, "Privilegio di Ottone IV onde si stabilisca che il comune di Treviglio debba pagare marche sei d'argento a titolo di fodro nell'arrivo dell'imperatore", p. 2. n. 7, 1327 luglio 29; Milano, "Privilegio di Lodovico V il Bavaro [si tratta di Ludovico IV ndr.] col quale conferma tutti i privilegi già ottenuti dal comune di Treviglio ed il merum et mixtum imperium, ed i diritti delle acque del Brembo" p. 2. n. 8, 1152 luglio 28; Ulma, "Privilegio di Federico I simili a quello di Ottone IV", p. 2. n. 9, 1147 marzo 13; Francoforte, "Privilegio di Corrado II [si tratta di Corrado III ndr.] pure simile a quello di Ottone IV, p. 2. n. 10, 1194 marzo 15; Pavia, "Privilegio col quale il legato dell'imperatore Enrico VI vieta a chiunque di usare angherie e vessazioni al comune di Treviglio", p. 2. n. 11, 1311 febbraio 12; Milano, "Presentazione di un privilegio imperiale che proibiva al comune di Milano di gravare Treviglio con indebite esazioni ed angherie fatta dai procuratori di Treviglio al vicario imperiale presente il notaio imperiale", p. 3. n. 12, 1322 settembre 14; Treviglio, "Promessa fatta ai trevigliesi dai procuratori dell'imperatore Federico [si tratta di Federico III d'Asburgo ndr.], che esso imperatore confermerà tutti i privilegi e grazie loro accordate dai suoi predecessori qual Federico nel 1322 mentre regnava Luigi V il Bavaro [si tratta di Ludovico IV ndr.] e il suo competitore Federigo figlio d'Alberto d'Austria era in prigione", p. 3. n. 13, 1339 giugno 14; Monaco, "Privilegio di Lodovico V [si tratta di Ludovico IV ndr.] col quale investe Vincenzo Suardi del fiume Brembo, della villa di Brembate Inferiore e della terra di Romano", p. 3. n. 14, 1311 febbraio 26; Milano, "Quitanza per sei marche d'argento pagate da Treviglio a titolo di fodro nell'arrivo di Enrico VII in Italia", p. 3. n. 15, [1311 maggio 8] , "Lettera dell'imperatore Enrico con la quale ingiunge al comune di Treviglio di mandare genti e vettovaglie all'esercito cui egli appresta per marciare contro Brescia" [Non ha data precisa ma l'assedio di Brescia fu fatto da Enrico VII nel 1311 ndr.], p. 3. n. 16, [1311 maggio 20] ; dal campo sopra Brescia, "Lettera dell'Arcicancelliere imperiale con la quale ordina che non siano molestati i trevigliesi che vengono all'esercito, vi si fermano, o ne ritornano" [non ha data precisa ma l'assedio di Brescia fu fatto da Enrico VII nel 1311 ndr.]", p. 4. n. 17, [1311 settembre 13], "Lettera dell'imperatore Enrico onde si lagna che il comune di Treviglio non gli abbia ancora spedito le vettovaglie richieste e le sollecita con minaccia", p. 4. n. 18, 1327 maggio 21; Milano, "Quitanza per sei marche d'argento pari a fiorini d'oro 24 di Firenze, pagate a titolo di fodro dal comune di Treviglio nella venuta di Lodovico V [si tratta di Ludovico IV ndr.] nella Lombardia", p. 4. n. 19, 1331 giugno 1; Parma, "Concessione di diritti sulle acque del Brembo, fatta ai trevigliesi da Giovanni re di Boemia e Polonia, conte di Lussemburgo, signore di Brescia etc. (Uguale al documento della pergamena sciolta distinta con la lettera I)", p. 4. n. 20, 1279 ottobre 25; Milano, "Ordine del comune di Milano che per innanzi Treviglio si chiami borgo e ne goda i diritti e faccia mercato ogni lunedì", p. 4. n. 21, 1344 marzo 19-1344 marzo 31; Milano, "Dimanda dei trevigliesi che le loro liti possano definirsi in Treviglio e rescritto favorevole ai signori di Milano", p. 5. n. 22, 1344 maggio 2; Milano, "Lettera dei signori di Milano che concedono a Treviglio l'uso delle acque del Brembo", p. 5. n. 23, 1344 maggio 2; Milano, "Duplicato della lettera descritta sotto la precedente marca 22; ma senza le testimonianze ed il nome del notaio", p. 5. n. 24, 1345 giugno 17; Milano, "Lettera del signore di Milano (Lucchino Visconti) che conferma al comune di Treviglio il diritto delle acque del Brembo", p. 5. n. 25, 1343 gennaio 16; Milano, "Lettera di Lucchino e Giovanni Visconti onde si accorda al comune di Treviglio merum et mixtum imperium", p. 5. n. 26, 1348 maggio 23; Milano, "Divieto di molestare in modo alcuno i trevigliesi fatto ai suoi ufficiali da Lucchino Visconti", p. 5. n. 27, 1349 luglio 11; Milano, "Ordine di Giovanni Visconti che sieno annullate tutte le accuse porte contro i trevigliesi per traversarios glaree abdue", p. 5. n. 28, 1349 luglio 11; Milano, "Lettera di Giovanni Visconti al vicario di Milano con la quale vieta che si facciano dagli ufficiali milanesi statuti per il comune di Treviglio e revoca ogni novità", p. 6. n. 29, 1349 luglio 11; Milano, "Ordine del vicario di Milano che dagli statuti di Milano si cassi quanto riguarda Treviglio. Cancellazione", p. 6. n. 30, 1349 settembre 21; Milano, "Divieto di molestare i trevigliesi per dazii straordinari fatti ai suoi ufficiali da Giovanni Visconti", p. 6. n. 31, 1350 aprile 29; Milano, "Divieto di esercitare il suo ufficio fuori di sua giurisdizione fatto ad un ufficiale di Caravaggio da Giovanni Visconti in occasione di soperchierie usate in Treviglio", p. 6. n. 32, 1350 maggio 1; Milano, "Divieto di molestare in modo alcuno Treviglio e il suo territorio fatto da Giovanni Visconti agli ufficiali del comune di Treviglio", p. 6. n. 33, 1351 ottobre 13; Milano, "Ordine di cassare certe accuse porte contro alcuni trevigliesi da un ufficiale di Casirate e di infliggere a lui una multa dato dal camerlingo di Giovanni Visconti ad un giudice", p. 6. n. 34, 1351 ottobre 26; Milano, "Divieto di molestare i trevigliesi per paglia o fieno o per dazii, fatto da Giovanni Visconti agli ufficiali ed a tutti di Ghiaia d'Adda. (Questo documento fu copiato da una copia autenticata dal notaio Antonio de Orta)", p. 7. n. 35, 1356 ottobre 28; Milano, "Lettera di Barnabò Visconti, con la quale conferma certe immunità e grazie concesse ai trevigliesi dai suoi predecessori (anche questo documento fu preso da una copia, autenticata dal notaio Giovanni Gairando", p. 7. n. 36, 1408 agosto 29; Milano, "Il duca (Giovanni Maria Visconti) conferma gli antichi privilegi ai trevigliesi", p. 7. n. 37, 1406 luglio 24; Milano, "Il duca Giovanni Maria Visconti scioglie i trevigliesi dal giuramento prestato a Francesco Visconti", p. 7. n. 38, 1352 agosto 7; Milano, "Giovanni Visconti comanda che non sieno molestati coloro che portano vettovahlie e mercanzie per la strada da Treviglio ad Arcene e da Arcene a Bergamo", p. 7. n. 39, 1369 settembre 3; Milano, "Lettera di Galeazzo II Visconti con la quale revoca un ordine di eseguire dazi sulla strada da Treviglio ad Arcene e da Arcene a Bergamo", p. 8. n. 40, 1466 giugno 21; Milano, "Ordine di rilasciare un carro carico, sequestrato sulla strada franca da Treviglio a Bergamo, dato da Galeazzo Maria Sforza", p. 8. n. 41, 1314 giugno 7; Bergamo, "Concessione delle acque dei fossati sulla strada da Arcene a Treviglio, fatta al comune di Treviglio da quello di Bergamo", p. 8. n. 42, 1355 luglio 21; Carimate, "Concessione di non poter essere citati per liti fuori dalla loro terra, fatta ai trevigliesi e a quelli degli altri luoghi di Ghiaia d'Adda da Barnabò Visconti signore di Milano", p. 8. n. 43, 1371 settembre 22; Melignano, "Lettera del signore di Milano contro coloro che sottrassero l'acqua alle roggie del comune di Treviglio", p. 8. n. 44, 1470 maggio 12; Pavia, "Lettera di Galeazzo Maria Sforza contro coloro che sottrassero l'acqua alle roggie di Treviglio", p. 8. n. 45, 1349 agosto 17; Milano, "Divieto di far novità quanto a Treviglio, fatto ai compilatori degli statuti di Milano da Giovanni Visconti Signore di Milano", p. 8. n. 46, 1385 agosto 17; Pavia, "Lettera con la quale il signore di Milano conferma tutte le concessioni già fatte dai Visconti al comune di Treviglio, fino a nuovo suo ordine, e dice di non volere ora parlare, di quelle fatte dagli imperatori", p. 9. n. 47, 1429 giugno 28; Bergamo, "Sentenza che ordina la restituzione di un cavallo e di una cavalla sequestrati a due trevigliesi, dichiarando che gli abitanti di Treviglio sono esenti dal dazio forese", p. 9. n. 48, 1354 ottobre 7; Milano, "Matteo II Visconti e i suoi fratelli confermano nel loro ufficio tutti gli ufficiali eletti da Giovanni Visconti decesso, e parimenti confermano le grazie da lui già fatte ai banditi etc.", p. 9. n. 49, 1319 agosto 13; Pontirolo, "Composizione tra il comune di Treviglio ed il Capitolo di Pontirolo dopo una lite suscitata da uno scavo praticato dai trevigliesi nelle terre della Chiesa di Pontirolo per farvi scorrere acqua, e dalla strada che da Treviglio mette ad Arcene fatta sulle terre della chiesa suddetta", p. 9. n. 50, 1319 agosto 13; Pontirolo, "Seguito del documento sopra descritto sotto la marca 49", p. 9. n. 51, 1320 giugno 20; Milano, "Carta di permuta tra Beltramo Pusterla ed il capitolo di Pontirolo, per la quale vengono cedute al Pusterla le terre dove fu costrutta la Roggia del comune di Treviglio e la strada di Arcene", p. 10. n. 52, 1320 novembre 20; Milano, "Carta di donazione delle terre indicate sotto la marca 51 fatta da Beltramino Pusterla al comune di Treviglio", p. 10. n. 53, 1347 settembre 27; Treviglio, "Precetto fatto ad un ufficiale di Caravaggio (Petrolo Montegazio) che non deve far novità contro i trevigliesi", p. 10. n. 54, 1358 settembre 3; Treviglio, "Invito fatto dal Consiglio Comunale di Treviglio ad un ufficiale di Caravaggio, a rispettare i privilegi accordati a Treviglio dai Visconti", p. 10. n. 55, 1358 settembre 22; Milano, "Sentenza favorevole ad alcuni trevigliesi accusati da un ufficiale di Caravaggio di aver condotto a Treviglio fieno da quel di Crema senza pagare dazio", p. 10. n. 56, 1474 agosto 18, "Lettera che proibisce al commissario, ed al podestà di Caravaggio di immischiarsi nelle cose di Treviglio e che conferma i privilegi di questo comune. (Tratta da una copia autenticata da un notaio di Caravaggio).", p. 10. n. 57, 1476 ottobre 7; Varese, "Lettera di Galeazzo Maria Sforza, onde dà facoltà ai dazieri di Milano di deputare in Treviglio due ufficiali per l'esazione di dazii sulle mercanzie", p. 11. n. 58, 1476 ottobre 7; Varese, "Lettera che annunzia la disposizione precedente (marca 57) al podestà di Treviglio", p. 11. n. 59, 1476 ottobre 27; Milano, "Lettera del maestro delle entrate ducali al podestà di Treviglio sulla disposizione accennata sotto la marca 57", p. 11. n. 60, 1477 ottobre 10; Milano, "Lettera del maestro delle entrate ducali al podestà di Treviglio sulla disposizione accennata sotto la marca 57", p. 11. n. 61, 1477 ottobre 15; Milano, "Lettera del maestro delle entrate ducali al podestà di Treviglio, con la quale a mente dell'ordine ducale precedente (marca 60) revoca le disposizioni esposte sotto le marche 58 e 59", p. 11. n. 62, 1477 giugno 3; Milano, "Lettera dei maestri delle entrate ducali al commissario di Ghiaia d'Adda onde si ordina di revocare le novità fatte dal territorio di Treviglio da dazieri Milanesi", p. 11. n. 63, 1453 novembre 29; "Capitoli concessi dal duca Francesco I Sforza al Comune di Treviglio", p. 12. n. 64, 1309 marzo 7; Milano, "Convenzioni tra Guidone della Torre ed il comune di Treviglio, per una roggia d'acqua derivata dal brembo, da costruirsi, conservarsi e godersi per metà tra essi: la roggia scorra per metà sul territorio di Treviglio e per metà su quello di Casirate", p. 12. n. 65, 1427 febbraio 16; Milano, "Lettera del duca Filippo Maria Visconti al suo consigliere Zavino Ricio, con la quale gli concende di alienare in enfiteusi al Comune di Treviglio i suoi beni di Casirate, e conferma i diritti dei trevigliesi sulle acque del Brembo", p. 12. n. 66, 1424 maggio 8; Milano (?), "Lettera del duca Filippo Maria Visconti a Iacopo Cardinale di S. Eustacchio ed ai fratelli Lodovico e Battista de'Isulani con la quale dà loro licenza di vendere i beni di Casirate che avevano in Feudo. (Fra i beni del Cardinale di S. Eustacchio era anco al metà della roggia già dei Torriani, di cui è cenno sotto la marca 64. Così una nota appiè del documento)", p. 12. n. 67, 1334 febbraio 27; Treviglio, "Istrumento di compera che il comune di Treviglio fece dai Torriani del caso della Roggia e della metà dell'acqua della roggia stessa che decorre nel territorio di Treviglio, mentre l'altra metà decorre in quello in quello di Brignano", p. 13. n. 68, 1333 giugno 15; Bergamo, "Composizione tra Vincenzo Suardi ed il Comune di Treviglio sopra questioni sulle acque del Brembo", p. 13. n. 69, 1333 giugno 15; "Vendita di terreni fatta da Vincenzo Suardo al Comune di Treviglio a mente della composizione preaccennata (marca 68)", p. 13. n. 70, 1346 gennaio 13; Brembate, "Composizione tra Vincenzo Suardo al Comune di Treviglio, al quale il Suardo cede ogni suo diritto sul Brembo", p. 13. n. 71, 1331 giugno 15; Bergamo, "Quietanza per fiorini d'oro 1600 di Firenze, pagati dal Comune di Treviglio pro restitutione aque decorrenti a flumine Brembo ad Castrum Trivilii a Giovanni Re di Boemia e Polonia, conte di Lussemburgo signore di Brescia etc.", p. 13. n. 72, 1412 giugno 19; Milano, "Capitoli concessi al Comune di Treviglio da Gio. Maria Visconti duca di Milano", p. 13. n. 73, 1441 aprile 1; Milano, "Capitoli confermati e concessi al Comune di Treviglio dal duca di Milano Filippo Maria Visconti", p. 14. n. 74, 1316 novembre 14; Milano, "Testamento di Beltramo Buttinoni che istituisce l'Ospitale di S. Maria in Treviglio", p. 14. n. 75, 1316 novembre 14; Milano, "Ordine di restituire a Gian Luigi Rozzone un ducato fattogli pagare indebitamente, mentre conduceva vino da quel di Bergamo a Treviglio, dato dai maestri delle entrate ducali ai dazieri delle mercanzie", p. 14. n. 76, 1487 novembre 10; Milano, "Ordine dei maestri delle entrate ducali a tutti gli ufficiali ducali di prestarsi a richiesta di Gian Luigi Rozzone perché gli sia restituito il ducato fattogli indebitamente pagare", p. 14. n. 77, 1314 marzo 4; Bergamo, "Provvisione del comune di Bergamo per la costruzione della strada d'Arcene", p. 14. n. 78, 1340 novembre 26; Bergamo, "Deliberazione del Comune di Bergamo di esonerare i trevigliesi dalla tassa di forestierorum", p. 14. n. 79, 1344 marzo 27; Brembate, "Donazione del diritto di condurre l'acqua del Brembo a Brignano e di far lavori nel Brembo fatta da Vincenzo Suardo ai Visconti", p. 14. n. 80, 1344 marzo 27; Brembate, "Licenza concessa al comune di Treviglio da Vincenzo Suardo di fare, a richiesta dei Visconti, lavori nel Brembo", p. 15. n. 81, 1305 ottobre 19; Bergamo, "Concessione di dedurre una roggia dal Brembo, fatta dal Comune di Bergamo a Matteo della Torre", p. 15. n. 82, 1305 ottobre 20; Bergamo, "Ratificazione della concessione anzidetta (marca 81) fatta dal Consiglio Comunale di Bergamo con aggiunte e schiarimenti", p. 15. n. 83, 1445 settembre 6; Milano, "Concessione fatta dal Comune di Bergamo a Galeazzo Visconti, figlio di Matteo I signore di Milano di costruire una roggia dal Brembo di sotto al ponte di S. Vittore. Una nota al documento dice che quella roggia non fu mai fatta", p. 15. n. 84, 1445 settembre 6; Milano, "Sentenza a favore del Capitolo di Pontirolo e contro il comune di Treviglio sopra una questione intorno alla ghiaia del Brembo", p. 15. n. 85, 1429 settembre 9; Treviglio, "Patti del Comune di Treviglio con quei di Castel Rozzone", p. 15. n. 86, 1333 febbraio 15; Bergamo, "Provvisione del Consiglio Comunale di Bergamo, onde concede che i Trevigliesi possono estrarre dal Brembo una o due roggie, e fare lo scavo nel territorio di Bergamo", p. 16. n. 87, 1333 marzo 12; Bergamo, "Provvisione del Consiglio Comunale di Bergamo onde si conferma la precedente (marca 86) e si concede che Vincenzo Suardo e qualunque altro possano vendere ai trevigliesi terre sul distretto di Bergamo per farvi scavi di roggie", p. 16. n. 88, 1493 luglio 20, "Sentenza in favore del Comune di Treviglio sopra una questione per la ghiaia del Brembo tra i trevigliesi e quei di Brembate, pronunciata dal commissario di Gera d'Adda, podestà di Caravaggio", p. 16. n. 89, 1493 agosto 8; Milano, "Sentenza del Senato Segreto del duca di Milano in favore del comune di Treviglio, la quale dichiara quei di Brembate decaduti da ogni diritto sulla ghiaia del Brembo", p. 16. n. 90, 1434 febbraio 22; Treviglio, "Patti del comune di Treviglio con quelli di Vailate, Calvenzano, Casirate etc. relativi alla Roggia Nuova", p. 16. n. 91, 1434 marzo 4; Treviglio, "Documento sopra una questione intorno ad una roggia fra Treviglio e Vailate, Calvenzano, Casirate", p. 16. n. 92, 1404 dicembre 9; Milano, "Investitura feudale di Treviglio e Rivolta a Francesco Visconti fatta dal duca di Milano", p. 17. n. 93, 1499 maggio 19; Venezia, "Capitoli confermati e concessi da Francesco Foscari doge di Venezia al Comune di Treviglio", p. 17. n. 94, 1453 maggio 11; Venezia, "Riforma di tre dei capitoli precitati (marca 93) fatta dallo stesso doge Francesco Foscari", p. 17. n. 95, 1499 settembre 6; dal campo di S. Martino, "Risposta di Melchiori Trevisan e M[arco] Antonio Morosini, provveditori per la Repubblica Veneta, ai capitoli presentati loro dai trevigliesi", p. 17. n. 96, 1429 febbraio 14; Venezia, "Privilegio al Comune di Martinengo intorno ai ricorsi in appello", p. 17. n. 97, 1356 maggio 11; Treviglio, "Patti tra il Comune di Treviglio ed i signori Rozzoni", p. 17. n. 98, 1383 dicembre 22; Milano, "Determinazione dei confini tra il territorio di Treviglio e quello di Caravaggio. Uguale al documento della pergamena sciolta distinta con la lettera S", p. 17. n. 99, 1478 aprile 20, "Patti da osservarsi tra il Comune di Treviglio e quei di Castel Rozzone fino alla riforma del Consiglio di Ghiaia d'Adda", p. 18. n. 100, 1504 settembre 27; Venezia, "Capitoli del Comune di Treviglio approvato dal doge Leonardo Loredan", p. 18. n. 101, 1346 aprile 28; Milano, "Lettera del signore di Milano, onde si confermano tutte le concessioni fatte al Comune di Treviglio specialmente intorno alle acque del Brembo", p. 18. n. 102, 1493 ottobre 5; Como, "Lettera di Lodovico il Moro all'arcivescovo di Milano intorno ad una contesa tra quei di Brembate ed i trevigliesi", p. 18. n. 103, 1493 ottobre 7; Milano, "Lettera dell'arcivescovo di Milano a P. Contarini podestà di Bergamo sopra una questione tra bergamaschi e trevigliesi intorno al Brembo", p. 18. n. 104, 1493 ottobre 17; Pavia, "Lettera del duca di Milano intorno ad una palificata nel Brembo fatta dai trevigliesi", p. 18. n. 105, 1493 ottobre 27; Pavia, "Lettera ai trevigliesi sullo stesso soggetto di quella citata sotto la precedente, (marca 104)", p. 18. n. 106 ,[1339]-[1349] (1); Milano, "Lettera di Lucchino Visconti che concede al Comune di Treviglio facoltà di far eseguire lavori sul Brembo", p. 19. n. 107, 1508 ottobre 24; "Conciliazione tra il comune di Bergamo e quello di Treviglio, seguita a mezzo dei rispettivi procuratori, intorno ad una questione per una palificata nel Brembo fatta dai trevigliesi", p. 19. n. 108, 1508 ottobre 25; Bergamo, "Ratificazione della conciliazione anzidetta, (marca 107) fatta dal Consiglio Comunale di Bergamo", p. 19. n. 109, 1493 settembre 4, "Lettera del duca di Milano all'arcivescovo, con la quale lo deputa a decidere in unione al deputato Veneto la controversia fra i Trevigliesi e quei di Brembate intorno al brembo", p. 19. n. 110, 1493 settembre 23; "Lettera del duca di Milano all'arcivescovo sullo stesso argomento della precedente (marca 109). Affrettano l'esecuzione", p. 19. n. 111, 1493 ottobre 2; Trezzo, "Relazione dell'arcivescovo al duca di Milano sul modo onde ha adempiuto alla sua commissione, portata dalle lettere precedenti. (marche 109-110)", p. 19. n. 112, 1493 ottobre 7, "Lettera onde il duca di Milano approva l'operato dell'arcivescovo (V. marca 111)", p. 20. n. 113, 1493 ottobre 2; Brembate, "Composizione della questione sul Brembo, seguita tra il podestà di Bergamo, deputato veneto e l'arcivescovo di Milano deputato del duca", p. 20. n. 114, 1511 agosto 21; Milano, "Autorizzazione al pretore di Treviglio ed agli altri ufficiali di riconoscere valido, come se fosse originale, un libro contenente le copie di tutti i privilegi ottenuti dai trevigliesi, fatta da re Luigi XII, duca di Milano. L'originale dei privilegi era perito", p. 20. n. 115, [1511], "Frammento dell'istanza, onde i trevigliesi chiedevano l'autorizzazione summenzionata (marca 114)", p. 20. n. 116, s.d, "Autentificazione delle copie descritte sotto le marche (114-115)", p. 20.

Busta registro: 1

Numero corda: 19

Contenuto:

Copie di privilegi concessi dagli imperatori e dalle autorità milanesi e veneziane alla comunità di Treviglio e copie di istrumenti d'acquisto di diritti sul fiume Brembo, trascritti da Giovanni Daiberti prima, e da Orfeo Daiberti poi, cancellieri del comune di Treviglio. (1)

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