Luigi Dubini, maestro dell'Istituto Baragiola di Como, figlio del vivente Luigi, facchino in Chiavenna, trasmette alla Società Operaja di Chiavenna un suo scritto, che desidera letto alla presenza di tutti i soci, esortante alla riconquista degli antichi valori di Roma e della patria, oggi calpestati, e chiede di essere ammesso come socio nella Società.