La Direzione della Società Operaja di Chiavenna, nella sua qualità di unico rappresentante nella borgata della classe operaia, sollecita la Giunta municipale di Chiavenna a prendere provvedimenti in materia di istruzione e delle condizioni di lavoro degli operai.
In materia di istruzione, urgono interventi per l'Asilo d'infanzia, ormai inadeguato alle finalità dei soci promotori, dove pochi figli di poveri vengono allevati gratuitamente e comunque con diverso trattamento rispetto ai figli di benestanti; per le scuole elementari, dove il sistema di insegnamento lascia a desiderare e si verificano maltrattamenti a danno degli allievi più poveri, suggerendo di equiparare lo stipendio degli insegnanti almeno a quello degli operai e che il Comune si assuma una parte delle spese per l'acquisto di libri e materiale di studio, incaricandosi la Società di sopperire a parte delle spese e di collaborare nella valutazione delle domande e della distribuzione.
In materia di lavoro, nella impossibilità per il Comune di poter provvedere ad aumenti di salario, chiede un intervento per ridurre l'orario di lavoro degli operai, specie nella fabbrica della Filatura del cotone, alle dodici ore giornaliere massime e di vigilare perché tale orario sia scrupolosamente mantenuto.