Unità compresa in: Carteggio per numero di protocollo

" Verbale della generale adunanza 6 marzo 1870", n. 44 (1870 marzo 6)

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Segnatura definitiva: b. 6, fasc. 45

Tipologia unità: Unità documentaria

Consistenza: cc. 2, num. rec.

Descrizione estrinseca: Unità documentaria, cc. 2, num. rec.

Conservazione: buono

Data topica: Chiavenna

Note: 1. Soci ammessi: Antonio Furgher di Giovanni, fabbro ferraio, nato anno 1836; Giuseppe Bertacchi fu Giuseppe, negoziante, nato anno 1828; Battista Pasini di Giovanni, pellattiere, nato anno 1851; Giacomo Martinucci fu Giacomo, filatore, nato anno 1826; Guglielmo Persenico fu Antonio, contadino, nato anno 1826; Antonio Colombo di Giuseppe, pellattiere, nato anno 1837; Cirillo De Steffani di Giacomo, maestro, nato anno 1852; Antonio Sala fu Giovan Pietro, orologiaio, nato anno 1836; Antonio Perego fu Giovanni, orefice, nato anno 1836; Giorgio Perego di Giuseppe, orefice, nato anno 1852; Giovanni Steiner fu Giovanni, calzolaio. nato anno 1842; Carlo Del Curto di Giuseppe, scrivano, nato a Prosto anno 1843; Giuseppe Pasini di Fedele, mugnaio, nato anno 1846. Soci riammessi: Giuseppe Zappa fu Vincenzo, vetraio, nato anno 1827; Giovanni Bucker fu Giuseppe, sellaio, nato anno 1843.

Busta registro: 6

Numero corda: 899

Contenuto:

Verbale dell'Assemblea generale della Società Operaja di Chiavenna del 6 marzo 1870 convocata per la trattazione di n. 4 articoli all'ordine del giorno.
Numero legale dei soci presente.
Si ammettono n. 13 nuovi soci e si riammettono n. 2 ex soci (1); si presenta il resoconto del veglione del 27 febbraio, con avanzo di lire 29,50 da erogarsi a favore della Banda sociale; si comunicano gli accordi presi per la festa commemorativa del 20 marzo, da tenersi in Novate nel prato vicino alla "Sostra nuova", e si nomina la apposita Commissione organizzatrice; si avvertono i soci morosi da oltre sei mesi della loro esclusione dalla Società alla presentazione del Resoconto 1869 con pubblicazione dei nomi nella sala sociale; si sospende la colletta prevista a favore del socio Giovanni Ruffatti e si incarica il Comitato di soccorso di verificare lo stato di fatto, a seguito della denuncia di un socio asserente il Ruffatti come persona "dedita al vino".

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