Matteo Bonomi, avvocato difensore dell'imputato Cristoforo Mottalini, informa il presidente della Società Operaja di Chiavenna della gravità della situazione del difeso a causa dei suoi precedenti non favorevoli e della diretta accusa del brigadiere, corroborata da molte altre risultanze processuali; dovendo giocoforza presentare dei testimoni, chiede il deposito in Cancelleria del Tribunale delle somme occorrenti per pagare i testimoni o l'invio di un "certificato di miserabilità" rilasciato dal sindaco del Comune di Chiavenna.